Copertina 8

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:26 min.

Tracklist

  1. A SILENT VOICE
  2. INTO THE DARK
  3. AGAIN
  4. NEVER SUNRISE

Line up

  • Emiliano Foltran: vocals
  • Maurizio Testani: bass
  • Diego Martucci: guitars
  • Luca Ciccotti: drums
  • Pierluigi Ghirlandini: keyboards

Voto medio utenti

All'attivo dal 2000,la band di Anagni (Frosinone) dapprima incentra l'attività solo su cover di Stratovarius, Europe, Deep Purple, Black Sabbath, poi con l'arrivo del cantante Paolo Costa iniziano a scrivere brani in stile speed metal della durata di 7-8 minuti, vincendo sia un concorso per band che un festival rock locale. Hanno avuto poche occasioni di esibirsi dal vivo, e anche la line-up ha subito diversi cambi, tra cui l'arrivo di un nuovo cantante (l'attuale Emiliano Foltran) e la decisione di fare a meno del secondo chitarrista (Angelo Di Giulio ). Nell'ottobre 2004 si arriva finalmente al demo e alla scelta di non includere due vecchi brani, considerati troppo speed e poco interessanti.
I Never Sunrise propongono un prog-power-speed-symphonic metal con brani della durata medio-lunga pieni di cambi di tempo e parti strumentali ben riuscite, la
produzione è buona ed anche il cantato di Foltran è molto personale. I generi già citati riescono a fondersi bene nei 4 brani e, pur non facendo fatica a riconoscere influenze Dream Theater, Stratovarius, Helloween, Symphony X, la band riesce comunque a convincere in pieno, merito anche di certe soluzioni melodiche, come ad esempio nella title-track, un perfetto concentrato di prog e speed metal dal refrain molto orecchiabile, o, nel caso di "Again", prog-ballad introdotta da pianoforte e chitarra che parte molto lenta e si sviluppa mettendo in gran risalto il lavoro svolto da chitarra e batteria (mentre le tastiere fanno solo da sottofondo). L'intro strumentale in stile prog-tecnico di "Into the dark", ha poi sviluppi nel power-speed melodico (con ritorni verso il prog e stacchi strumentali nella parte centrale e finale), la conclusiva "Never sunrise" ha improvvisi cambi di tempo in cui si passa dal melodic power al prog metal, con un breve accenno strumentale in stile Black Sabbath, parti di solo pianoforte e basso che si ritaglia un piccolo spazio personale.
Una band tecnicamente validissima che è riuscita nel suo piccolo a creare un prodotto interessante, speriamo in bene per il prossimo futuro.

Contatti: E-mail: l.ciccotti@libero.it
Recensione a cura di Carlo Viano

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