Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:46 min.
Etichetta:Les Acteurs de l'Ombre Productions

Tracklist

  1. AN ELEGY TO THE FOG DANCER
  2. SOLAR CHARIOTEER
  3. REPRéSAILLES
  4. AS IRON CALLS, SO PILE THE DREAMS
  5. THE AMBER HER
  6. LE CHANT DES TOMBES

Line up

  • Äzh: drums, guitars
  • M.: guitars, bass, vocals

Voto medio utenti

Secondo lavoro nel giro di poco più di un anno per il duo francese dei Lunar Tombfields i quali, sempre licenziati dalla transalpina Les Acteurs de l'Ombre Productions, rilasciano "An Arrow to the Sun" un album che, nonostante il poco tempo trascorso dall'esordio, mostra differenze abbastanza marcate nel suono e nell'approccio.

Non che il gruppo si sia messo a suonare pop, ma la dove "The Eternal Harvest" era un disco nerissimo e pesante, il nuovo lavoro risulta, invece, più luminoso e diretto, anche grazie a brani più brevi che in passato (attenzione che siamo comunque sempre sopra gli otto minuti), brani dal taglio epico e dalle atmosfere "spaziali" capaci, a mio parere, di sublimare il concetto di Black Metal Atmosferico attraverso intrecci melodici di pregevolissima fattura e brutali accelerazioni che lasciano senza fiato.
I Lunar Tombfields confermano quanto di buono mostrato con il debut e ci regalano sei composizioni fiere, orgogliose, e ricche di classe, andando a dipingere scenari in qualche modo vicini ai migliori Drudkh (soprattutto per l'uso della voce rabbiosa ben distante dal "classico" scream) impreziositi da arrangiamenti di spessore e da una ricerca melodica mai banale che si integra, perfettamente, con l'atmosfera fredda, quasi asettica, di strumenti spesso lanciati a velocità devastanti alla ricerca di una fonte di speranza che, prima, non sembrava potesse esserci.
Un secondo album di questo livello mi porta a ritenere (mi da conferma in realtà) che i francesi siano tra le migliori realtà estreme uscite negli ultimi poiché, pur senza inventare o stravolgere nulla, riescono a trasformare in musica il proprio sentire e le proprie emozioni facendoci, quindi, partecipare attivamente all'ascolto di una tessitura sonora che, piano piano, ti entra sotto la pelle, ti sconquassa nel profondo e ti trasporta in una dimensione parallela fatta di eternità e splendore.

La freccia verso il Sole è stata, dunque, scagliata da questi novelli arcieri: noi ascoltatori non possiamo fare altro che seguirne le magnifiche e deflagranti evoluzioni fino a quando la luce accecante della nostra Stella Madre non ci accechi con il suo bagliore di vita, e di morte.

Disco spettacolare.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.