Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:35 min.
Etichetta:Sliptrick Records
Distribuzione:Sliptrick Records

Tracklist

  1. SANANSAATTAJA
  2. SYVÄLLE HAUDATTU
  3. JUMALA ON KUOLLUT
  4. 7.62
  5. TEURASMARSSI
  6. MÄDÄNTYNYT TORSO
  7. SADONKORJUUN AIKA
  8. VIHAAN KUOLLUT
  9. IHMISKUNNAN TUHO
  10. TELOITUS

Line up

  • Invicto: bass
  • Macellarius: drums
  • Extermus: guitars, vocals

Voto medio utenti

Il trio finlandesePanssarituho fondato nel 2019 da Extermus ( Guitars/Vocals), Invicto (Bass) e Macellarius (Drums), dopo aver dato alle stampe il primo full-length nel 2021, “Loputon Teurastus”, si ripresenta oggi (2023) con la sua seconda release: “Sanansaattaja” tramite la label indipendente Sliptrick Records.

Non c’è molto da dire sul secondo lavoro dei Panssarituho, si tratta di un platter dalla struttura decisamente semplice che vede al suo interno dieci pezzi piuttosto brevi (tutti tra i tre e i quattro minuti) e in lingua madre. All’insegna di un Death Metal old-school estremamente “ignorante” che porta con sé una chiara componente Thrash fortemente ancorata ai grandi maestri del passato, fino a sfociare in una scopiazzatura quasi plateale; mi riferisco al riff iniziale di "7.62" che richiama realmente troppo da vicino una certa “Black Magic”
Come già accennato non ci sono brani particolarmente originali, né tanto meno strutture particolari, il sound è piuttosto ribassato, leggermente ovattato e privo di sfumature; a mio modo di vedere qualche decibel in più in fase di produzione avrebbe giovato.

“Sanansaattaja” è suonato con convinzione e con la giusta attitudine per una band che si propone semplicemente di tritare le ossa, ma, purtroppo, una certa monotonia di songwriting, la scarsità di hooks e riffs memorabili, e il suo essere eccessivamente derivativo, non consentono all’ascoltatore più smaliziato di sviluppare il giusto feeling con l’album, anche se sono presenti delle discrete tracce come per esempio la “title-track”, Syvälle haudattu ,“Teurasmarssi” e “Vihaan koullut”. Ed è anche doveroso specificare che nonostante l’alone di “già sentito” e la monotonia da cui è affetto, nell’insieme scorre abbastanza agevolmente e si lascia ascoltare con un certo piacere (complice anche la sua breve durata).

Un prodotto adatto per chi desidera un ascolto senza né impegni né ambizioni di sorta, sulla linea del suo predecessore “Loputon Teurastus”.
Un calcio ben assestato nei denti, niente di più, niente di meno.

Recensione a cura di DiX88

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