Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:45 min.
Etichetta:Transcending Obscurity Records
Distribuzione:Transcending Obscurity Records

Tracklist

  1. ORBITAL GRAVEYARD
  2. TITAN OF WAR
  3. BLACK SERPENT COILS
  4. SWORD OF MARS
  5. AS THE MOURNERS TURN AWAY
  6. SOURLANDS UNDER A RANCID SUN
  7. HOWLING SILENCE

Line up

  • Dave Symonds: Bass
  • Rich Parker: Drums
  • Leigh Jones: Guitars
  • Geoff Holmes: Guitars (lead)
  • Martyn Grant: Vocals

Voto medio utenti

I Warcrab, formazione inglese dedita al Death/Sludge Metal nata nel 2009 a Playmouth, a distanza di circa quattro anni dal loro ultimo album, “Damned in Endless Night”” (2019), si riaffacciano sul mercato con il successivo “The Howling Silence”.

“The Howling Silence” arriva dopo tre full-length e un EP, ed è il secondo pubblicato e distribuito dalla Transcending Obscurity Records, casa discografica che ha al suo interno molte realtà emergenti dell’ underground degne di nota.
La line-up dell'ensemble inglese è ormai stabile da diversi anni e vede tra le sua fila Martyn Grant al microfono, Rich Parker alle pelli, Geoff Holmes alla chitarra solista, Leigh Jones alla seconda chitarra e Dave Symonds al basso.
Ciò che i cinque inglesi ci propongono in questo nuovo lavoro è, come accennato ad inizio recensione, un Death che si miscela con lo Sludge e con partiture puramente Doom; composto da riff e ritmiche estremamente corpose che denotano una grande attenzione al groove. Un magma sonoro oscuro e putrescente affondante le sue radici in formazioni seminali come Crowbar, Eyehategod, Bolt Thrower (quelli di “War Master”, ma ancor di più di “The IVth Crusade”) e altre formazioni affini; infine nei Black Sabbath, per quanto riguarda l’aspetto più melodico – si pensi anche al lavoro di solista svolto da Holmes – e cadenzato del loro sound.

Il platter scorre molto bene nonostante sia un prodotto massiccio ed elaborato, con pezzi di media durata ed altri in cui il minutaggio si dilata abbondantemente fino ad oltre i dieci minuti. È tutto molto curato e ben eseguito, sia sul fronte strumentale che su quello della produzione a dir poco impeccabile. A volerlo paragonare al suo predecessore, si può dire che la formula sia la medesima ma con un pizzico di velocità in più, e con le coordinate stilistiche maggiormente orientate nella direzione del Death.
Si aprono le danze con la in your face “Orbital Graveyard”, pezzo schiacciasassi squisitamente old-school, per poi passare alle ridondanze dai toni epici e guerrafondai di “Titan of War”; si prosegue con la più sottotono del lotto, “Black Serpent Coils”, per poi risollevare le corna al cielo con la thrashy “Sword of Mars”, che tra le varie cose sfoggia un lavoro di dissonanze in fase solistica che richiama alla memoria gli Slayer.
Nella seconda metà del disco invece è l’anima Doom/Sludge a prendere il sopravvento, come ben evidenziato dalla lunga “As The Mournes Turn Away”, con la sua decadenza magniloquente, nella quale Holmes – al quinto minuto circa – confeziona uno splendido assolo Rock/Blues che richiama il maestro Iommi.
Si arriva con il fiato tirato alle ultime due tracce conclusive, e si viene investiti dalla malsana e fangosa “Sourlands Under A Rancid Sun”, la quale ci traghetta alla sinistra “Howling Silence”, chiudendo il sipario con un alone inquietante, drammatico, definitivo.

“The Howling Silence” è un LP quasi perfetto, e al momento è il migliore che abbiano pubblicato i Warcrab.
Acquisto consigliatissimo a tutti gli amanti del genere.


Recensione a cura di DiX88

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