Marek Cimochowicz é un grande musicista non c’é dubbio, il suo apporto nella stesura della (magica) musica di Vukari é lampante cosi' come il fatto che il suo gusto abbia marchiato a fuoco il sound e la storia della band stessa … ora la situazione con Vukari non é molto chiara, sembrerebbe essere fuori dal gruppo, ma non lo giurerei, questo pero' ci da la possibilita di concentrarci sulla seconda release del suo progetto personale ovvero Białywilk ( ‘Lupo Bianco’ in polacco) che arriva a due anni di distanza dall’ottimo debut ‘Proznia’ … cosa aspettarsi? Beh già dallo stile del cover artwork si evince come questo ‘Zmora’ sia una continuazione di quanto fatto in precedenza, un arricchimento, un ‘abbellimento’, ma lungi dall’essere uno stravolgimento, direi più che altro una piccola evoluzione controllata, dove le melodie si sposano ancor piu con delle orchestrazioni che fanno la loro discreta, ma essenziale, apparizione . Dove le parti black la fanno da padrone, non si va mai oltre ‘il buon senso’ , anzi si fondono perfettamente con influenze shoegaze creando sognanti momenti atmosferici… La musica di Białywilk é ricca, corposa, possente e ‘carica’, ma mai strabordante, anzi nella sua ‘delicatezza’ riesce comunque a mantenere sempre un approccio raw e genuino … ‘Zmora’ é un album che vi farà sognare e che all’interno delle sue 4 songs,(l’opener ‘NDEI’ e la conclusive ‘NDEII’ altro non sono che una ‘cornice strumentale’) vi porteranno a scoprire le sofferenze dell’insonnia e della privazione del sonno (temi lirici dell’album) con un continuo cambio di umori … inevitabili i punti di riferimento con Vukari, anche se quest’opera ha senz’altro un approccio più personale ed intimista, meno aggressivo e più riflessivo che ci fa scoprire un’inedita parte della sensibilita di questo grande artista … da ascoltare con luci suffuse, volume ‘avvolgente’ (ma non di più) mente libera e predisposizione al viaggio mentale …