Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1984
Durata:40 min.
Etichetta:MCA

Tracklist

  1. OUTRAGEOUS
  2. YOU DON'T WANT ME (LIKE I WANT YOU)
  3. COME RAIN OR SHINE
  4. YOU'RE ALL THAT REALLY MATTERS
  5. CARRIE WHY?
  6. SO COOL (NOBODY'S FOOL)
  7. ONE GOOD REASON
  8. BLAME IT ON MY HEART
  9. CAN'T GET ENOUGH OF YOU
  10. HUNGRY EYES

Line up

  • Leigh Foxx: bass
  • Tico Torres: drums
  • Franke Previte: lead and backing vocals
  • Bobby Messano: lead and rhythm guitars
  • Tommy Ayers: synthesizers

Voto medio utenti

L'America degli anni ottanta era il paradiso dell'aor, quasi una cosa che si respirava nell'aria e lo scarto con le band di altre nazioni (tranne il Canada mi viene da dire) era enorme. Non vi erano soltanto i milionari Toto o Foreigner, ma uno stuolo di band che andavano ad infoltire le radio FM degli Stati Uniti, tra cui questi Franke And The Knockouts.
Altro canale preferenziale per le band di aor erano le colonne sonore dei film e Franke Previte, leader e cantante, divenne famoso scrivendo brani per la colonna sonora di Dirty Dancing. È un vero peccato che Franke And The Knockouts siano completamente spariti dalle cronache all'indomani delle ristampe in CD edite dalla Escape a metà anni novanta, in quanto erano veramente una band imperdibile per i cultori del genere.

La band esordì nell'81 con l'album auto intitolato, ancora un tantino debitore dei Foreigner ed infarcito di R&B; molto meglio riesce il successivo "Below The Belt" ('82) dove la musica di fa più personale, raffinata e pomposa.
Ho scelto l'ultimo "Makin' The Point" perché è quello più hardeggiante e vede l'ingresso in formazione di personaggi importanti come Tico Torres dei Bon Jovi alla batteria e l'ex Starz Bobby Messano alla chitarra. Va ricordato inoltre che nella carriera la band ha piazzato vari singoli nei top 20 americani ed ha effettuato tour con April Wine, Loverboy, The Tubes e Toto.
Parte "Outrageous" con la voce di Franke a fare subito la parte del leone, potentissima (per l'aor) e adamantina, per un risultato vicino agli Starz con in più un tocco di sintetizzatori sapiente di Tommy Ayers ma, al clima arroventato dell'opener, si contrappone "You Don't Want Me", un aor classico in sapore vagamente Journey.
Come "Rain Or Shine" ha una base R&B e si riallaccia agli esordi della band, se vogliamo anche vicina ad alcune cose dei Silver Condor, mentre "You're All That Really Matters" è una splendida melodia appoggiata su un piano alla Jonathan Cain, con un Messano che crea ottime parti di chitarra ed ha un crescendo un po' alla Night Ranger, epoca "Midnight Madness". Con "Carry Why?" si torna su territori più hardeggianti per via di un perentorio riff, anche se la musica mantiene sempre un'abbondante vena melodica, questa volta più sull'anthemico. "So Cool" è perfetta per la cura minuziosa degli arrangiamenti e già lascia presagire quello che faranno gli Aviator, a cui gli fa eco "One Good Reason", un R&B che farà felici i sostenitori dei Toto. "Can't Get Enough Of You" è un'altra canzone che farà sobbalzare i fans del puro aor con il coro cristallino, un inappuntabile Messano, i sintetizzatori saltellanti ed un assolo splendido.

Spiace costatare che una band di tale levatura sia stata dimenticata dalle retrospettive di oggi, ma voi fate una cosa: "Roll The dice, Makin' The Point".

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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