Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:52 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FORGOTTEN FUTURE
  2. KILL AND DESTROY
  3. END DREAM
  4. THE TENTH DIMENSION
  5. NOTHING WILL STOP ME
  6. LEAP OF FAITH
  7. THE TRUTH REVEALED
  8. MEANT TO BE
  9. LAND OF THE BLIND
  10. STEALING TIME
  11. SPEED OF LIGHT
  12. STRANGER TO THE LIGHT

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Fortunatamente il buon Blaze non si è lasciato abbattere dopo che Bruce Dickinson ha ripreso il suo posto negli Iron Maiden, anzi. Ha così dato vita ad una band che porta il suo nome, giunta ora con "Tenth Dimension" al suo secondo album che prosegue il discorso musicale intrapreso con "Silicon Messiah". I Blaze sono già passati recentemente in Italia di supporto ai Savatage e dovrebbero (per questo evento il condizionale è sempre d'obbligo!) prendere parte al Gods of Metal. Questo testimonia il buon stato di forma del gruppo, che sul disco mostra il proprio attaccamento al metal più classico ("Leap of Faith"), non manca però quel tocco "modernista" (come ad esempio su "Stealing Time") accentuato dal lavoro in produzione di Andy Sneap. Rispetto al debutto ho notato un maggior ricerca nelle melodie sebbene il nuovo album suoni poi nel complesso più aggressivo. Vecchio e nuovo, ringhioso e melodico, ecco come può essere riassunto "Tenth Dimension", sempre e comunque un album di vero Heavy Metal. La titletrack "The Tenth Dimension" sembra un estratto da "X Factor", ed infatti è uno dei pezzi che prediligo, comunque l'ombra dei Maiden aleggia anche in altri passaggi dell'album, come avviene sulla cavalcante "Speed of Light", un pezzo che comunque lascia un po' l'amaro in bocca dato che certi spunti potevano essere sviluppati meglio. Tuttavia la palma del pezzo peggiore credo vada a "Land of The Blind", brano noioso che mi ha invitato spesso al tasto "skip". Molto bella la classica ballad "Meant to Be", che al sottoscritto solletica vecchi ricordi che nulla hanno a che fare con il metal, con Bayley fa un figurone, alla faccia dei sui detrattori. Ci tengo a sottolineare che però i Blaze sono un vero gruppo, Bayley ne è ovviamente il frontman, ma la lineup è rimasta stabile, i brani sono firmati da praticamente tutti i musicisti, inoltre è stato il chitarrista John Slater a curarsi dell'aspetto grafico dell'album. Non sarà un capolavoro, ma "Tenth Dimension" è ad ogni modo un più che discreto album, che non deluderà chi aveva apprezzato "Silicon Messiah". Non per nulla uno dei miei principali impegni per domani sarà quello di procurarmene la versione digipack limitata con bonus CD (un inedito, una sezione multimediale ed alcuni pezzi live trai quali "Futureal" dei Maiden) che sostituisca degnamente lo scarno promo di cui sono in possesso.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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