Copertina 6

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:22 min.

Tracklist

  1. DISORDER
  2. CRAPS
  3. COLLAPSE
  4. BLACK
  5. CHILDREN

Line up

  • Valino: vocals
  • Mantaz: guitars
  • Lugubrious: bass
  • Krauto: drums

Voto medio utenti

I Disorder si sono formati nell'autunno del 2000 e hanno scelto inizialmente di utilizzare il nome Depressive Vomitory, con il quale hanno fatto uscire il demo di debutto "Depressione paranoica". All'epoca il gruppo era orientato verso sonorità metal-punk, che sono però andate evolvendosi con l'arrivo di un nuovo cantante (che ha sostituito il dimissionario Agonya) fortemente influenzato dal nu metal/crossover. Questo mutamento di direzione musicale, avvenuto nel corso del 2001, ha indotto la band a cambiare il proprio monicker e a modificare l'impostazione dei vecchi brani, che sono stati riarrangiati allo scopo di risultare meno aggressivi ma più di impatto rispetto alle versioni precedenti. Dopo un altro cambio di formazione (stavolta riguardante il batterista) il quartetto è finalmente giunto alla realizzazione di questo demo dal titolo "Enemyself", che contiene cinque brani più una traccia fantasma che altro non è se non una cover di "Help!" dei Beatles... La prima cosa che viene in mente ascoltandolo è che la fase di transizione menzionata in precedenza (cioè il passaggio da uno stile più marcatamente metal al crossover) sia ancora in atto e non del tutto compiuta, difatti in esso sono presenti anche alcuni richiami alla "tradizione" (in questo caso rappresentata dalle influenze thrash) che ogni tanto spuntano fuori quasi a voler ricordare quale sia stato il passato della band. Per il resto i brani dei Disorder presentano le caratteristiche tipiche del genere a cui fanno più riferimento attualmente, come ad esempio l'alternarsi tra la voce pulita e il cantato "brutal", i frequenti cambi di tempo all'interno delle varie canzoni e l'inserimento di linee melodiche di una certa consistenza. In chiusura è stato inserito un breve frame elettronico dal titolo "Children" e, come già preannunciato, c'è anche il rifacimento del pezzo dei fab four, che qui ovviamente compare in chiave metal e un po' velocizzato rispetto all'originale. In generale direi che "Enemyself" è un lavoro nel quale è possibile trovare alcuni buoni spunti, ma credo che questa formazione debba impegnarsi ancora di più per riuscire a definire meglio il proprio sound, che al momento appare sempre un po' acerbo e troppo poco personale per poter impressionare veramente.

Contatti: Web: www.disorder.too.it
E-mail: mantaz@tiscali.it
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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