Pareva che l'elettronica in stile dark wave avesse già dato tutto il possibile negli anni ottanta e all'inizio dei novanta, ma dieci anni più o meno di 'stasi' hanno riformato una mentalità in grado di rivitalizzare la scena con prodotti moderni e innovativi oppure dediti alla ripresa delle vecchie sonorità. I perugini Namenlos appartengono a questa categoria in tutto e per tutto, dal look perverso alle decadenti e criptiche lyrics, passando per un sound che pesca a piene mani da alcuni tra i nomi più interessanti degli eighties. Se poi questo sia voluto, oppure se si tratti di un ricircolo di influenze non mi è dato saperlo... in ogni caso è chiaramente avvertibile l'ombra di Ministry, Sisters Of Mercy, Nine Inch Nails e compagnia bella! Soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche basilari di questo "The Dandy Dare": le ritmiche martellanti, il grandeur sinfonico delle orchestrazioni, l'assoluto stravolgimento della forma canzone. Molto particolare è invece l'uso della voce da parte di Siren Obscene, che tra sussurri e lamenti ci mostra il vero volto della perversione grazie ad un'interpretazione intrigante e mai fuori luogo (eseguita tra l'altro alternando italiano, inglese, francese e tedesco) . E' palese la grande abilità di Friedrich Lestat Namenlos dietro ai sintetizzatori, capace di animare i brani con ogni tipo di arrangiamento, con una doviziosa cura per i particolari che fa vivere i brani di vita propria. In alcune parti le soluzioni adottate dal mastermind del gruppo fanno piombare l'ascoltatore in un vortice di perdizione e angoscia, provocando vero e proprio terrore, come nel caso dell'inizio della magnifica "in Morte dell'Estetica". Questo pezzo contiene tutte le caratteristiche che rendono vincente la musica dei Namenlos, mostrando il grande affiatamento presente tra i due musicisti responsabili del progetto. Il salto di qualità rispetto al precedente demo sembra enorme, e ora resta solo da proseguire su questa strada di grande personalità per raccogliere presto i primi frutti.

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