Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:36 min.
Etichetta:Time to Kill Records

Tracklist

  1. OPENING THE TOMB
  2. ANACHRONISM
  3. DJED
  4. INTO THE CRYPT
  5. SADNESS
  6. NYNU
  7. APEP
  8. CORPORAL MORTIFICATION
  9. BORN TO BE SACRIFIED
  10. CURSE OF THE PHARAOH
  11. ARISEN FROM THE ASHES

Line up

  • Piero Geloso: drums
  • Raimondo Caltagirone: guitars
  • Antonino Durante: guitars (lead)
  • Simon Moch: bass
  • Michael Bach: vocals

Voto medio utenti

Ci sono voluti ben tredici anni per dare un seguito a "Memories From The Abyss", opera prima degli Humator, ma alla luce dei ripetuti ascolti del nuovo "Curse Of The Pharaoh" direi che è valsa davvero la pena aspettare tutto questo tempo.
Ci ha pensato la Time to Kill Records a tirare fuori dalla naftalina la band di Piero Geloso e Ray Caltagirone che nuovamente, come accaduto all'epoca del debutto, si cimenta in un impegnativo ma affascinante concept album ovviamente incentrato com'è intuibile sull'antico Egitto, le persecuzioni dei faraoni, i tombaroli maledetti... e no, i Nile non c'entrano poco e niente con il death metal degli Humator, più vicini a realtà come quelle dei Cannibal Corpse e dei vecchi Sinister, quelli di "Diabolical Summoning" e del successivo "Hate", in cui riff cupi e pesantissimi vengono continuamente lacerati da accelerazioni strappabudella, condite da blastbeats ferocissimi ed assoli malevoli e sinistri per opera di Antonino Durante che riescono in maniera assolutamente efficace e convincente a rendere l'idea di questi cunicoli fetidi dove chi si avventura trova la morte e la dannazione eterna.

Ottimi i "recenti" inserimenti dei tedeschi Michael Bach alla voce (ottimo l'utilizzo contemporaneo di due registri, uno più growl e uno più acuto!) e Simon Moch al basso in un disco che non fa concessioni ne' alla melodia ne' ad uno spiraglio di luce, consegnandoci un death metal no compromise dal taglio sì primordiale ma orientato grazie ad una produzione affilata e contemporanea ad un pubblico che vada oltre quello dei 40enni che rimpiangono l'old school death metal degli anni '80.

Bellissimo, intenso, ragionato e furioso al contempo, violento ma mai confusionario: una delle migliori uscite estreme ascoltate negli ultimi tempi.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.