Paydretz - Chroniques de l'Insurrection

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:68 min.
Etichetta:Antiqrecords

Tracklist

  1. PREMIER SANG (1793)
  2. LE TOCSIN NOUS APPELLE
  3. LE SERMENT DES CHEFS
  4. LA CHASSE AUX LOUPS
  5. LE CANTIQUE DES MOULINS
  6. SOUS LA BANNIÈRE BLANCHE
  7. A LA LOIRE!
  8. VENGÉE
  9. COLONNES INFERNALES
  10. LES BLEUS SONT LÀ
  11. PAR LES CHEMINS CREUX
  12. AU COEUR DE LA FORÊT
  13. LA FIN DU RÊVE
  14. LE PARDON N'EST PAS L'OUBLI

Line up

  • Geoffroy "le Veuzou": vocals, bagpipes, whistles, keyboards
  • Sven Avel Viz: acoustic & electric guitars, bass, drums
  • Michel de Malvoisin: backing vocals, additional guitars

Voto medio utenti

Chi bazzica il mondo dell'underground estremo saprà che la Antiq Records, etichetta francese di culto, è solita offrirci band che evidenziano affinità per i racconti e le melodie di epoche passate e per i vecchi strumenti, spesso mescolati con il potere e l'intensità dell'heavy metal.
E' questo il caso dei transalpini Paydretz, progetto black/folk metal con membri di Véhémence, Himinbjorg, Hanternoz, Grylle, Belenos e Wÿntër Ärvn, e del loro esordio "Chroniques de l'Insurrection", un album che ci racconta della guerra in Vendée, svoltasi in Francia tra il 1793 e il 1796, durante la quale i contadini si rivoltarono contro i nobili monarchici nella regione prima che il tutto fosse ferocemente represso dalle autorità militari.
A supporto di una storia di questo genere, i Paydretz mescolano, piuttosto organicamente, elementi di metal estremo, inserti folk che costituiscono l'ossatura dei brani, melodie epiche di stampo classico ed una atmosfera "antica" che costituisce, a mio modesto parere, la cosa migliore di un lavoro ben strutturato, mai sbilanciato in un senso o nell'altro e, soprattutto, molto interessante da ascoltare nonostante la sua lunghezza sia superiore all'ora di durata.
"Chroniques de l'Insurrection" riesce, infatti, nel tenere sempre viva l'attenzione attraverso la varietà dei suoi intrecci e l'intelligente alternarsi di melodie medievali, spesso sostenute da strumenti d'epoca, con l'intransigenza di un black metal dal taglio atmosferico e dal sapore degli anni '90.
I Paydretz, in fondo, non sono degli innovatori dal momento che gruppi come Ungfell, Ensiferum o diversi compagni di etichetta (mi vengono in mente i Grylle) percorrono strade "simili" a quella dei Nostri, tuttavia, va riconosciuto al terzetto un notevole sforzo in fase di arrangiamento e di ricerca musicale, elementi che rendono il loro esordio un album da ascoltare con attenzione, assaporare in ogni sua inflessione e nel quale lasciarsi andare facendosi trasportare indietro nel tempo quando, molto probabilmente, determinati valori erano ancora importanti a differenza di quello che accade oggi.
Dal mio punto di vista, la Antiq ha fatto di nuovo centro e, se non siete degli integralisti del black metal o degli "hater" dei cugini d'oltralpe, "Chroniques de l'Insurrection" saprà regalarvi emozioni e pathos come non accade troppo spesso.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.