Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:42 min.
Etichetta:Gates Of Hell Records

Tracklist

  1. L'EXODE
  2. LE COUVENT
  3. LA CHUTE DES TITANS
  4. INTERLUDE
  5. LE TAUREAU D'AIRAIN
  6. CONQUéRANTS
  7. BALDR
  8. BLANCHE
  9. L’ENFANT DE GOSTHAL
  10. HEAVY METAL

Line up

  • Guillaume "Guix" Pastor: bass
  • Guillaume Dousse: guitars
  • Patrice "Darquos" Rôhée: vocals
  • Laurent "Lole" Metivier: drums

Voto medio utenti

Direttamente dalla Francia, ecco affacciarsi i Tentation, band heavy metal francese nelle cui vene scorre a pieno getto pura ​e sincera passione per la NWOBHM. Un po' di Iron Maiden qui, di Mercyful Fate lì, e Angel Witch là. Aggiungiamo inoltre il fatto che la band decide di cantare su "Le Berceau Des Dieux", questo il titolo del debutto, in madre lingua, e abbiamo un altro pretesto che stimoli la curiosità nell'ascoltare questo album.

Mettendo un attimo da parte tutti i vari motivi artistico/calcistici verso la Francia, quello che salta subito all'occhio (o all'orecchio) è come i Tentation siano stati capaci, in neanche pochi secondi dall'inizio della riproduzione, di saper catapultare l'ascoltare direttamente nel 1982. Questo non solo grazie a una produzione volutamente retrò, ma anche a un uso delle melodie veramente azzeccato, e che grazie alla voce calda e potente di Patrice "Darquos" Rôhée riescono a raggiungere un livello veramente impressionante.

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Sarebbe superfluo in questo caso mettersi a descrivere pezzo per pezzo di "Le Berceau Des Dieux", e questo perchè la band mostra in quasi tutte le occasioni una padronanza del gusto e negli assoli da stare solo in silenzio e goderne. Complice anche una durata complessiva che rientra negli standard, 42 minuti e rotti, il lavoro svolto dai Tentation girovagando fra le varie "Conquérants", la coinvolgentissima "L'Exode", o "Heavy Metal" che mischia il grezzume dei primissimi Helloween con Kai Hansen alla voce e un po' di pacchianeria alla Manowar, è solo da lodare. Ottima anche la performance di Guillaume Dousse alla chitarra, autore di assoli melodici che faranno sicuramente venire la cosiddetta pelle d'oca ai più incalliti true metallers, ma anche di parti più Speed Metal molto embrionale, come in "Blanche" dove i riferimenti ai primi Anvil e Agent Steel si sprecano.

Snobbare questo album a causa del cantato in madre lingua pensando che sia tosto da digerire si rivelerebbe davvero un grosso errore, poiché se quando vi svegliate al mattino avete in mente i ritornelli di pezzi come "Prowler" o "See You In Hell", troverete in "Le Berceau Des Dieux" tutto quello che riuscirà a colmare la vostra voglia di metal che più classico non ce n'è. Nell'attesa di un'altra conferma dai Tentation, prendetene e godetene tutti.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 ott 2021 alle 16:00

Disco stupendo!!! esaltante e coinvolgente, l'HM non morirà mai, in qualsiasi lingua esso venga cantato!

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