Masi, Alex - Late Nights At Desert Rimrock

Copertina 5

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2007
Durata:54 min.
Etichetta:Lion
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. VAGINA DENATA
  2. YOU ASKED
  3. ANTISTRUCTURE
  4. LOVE IS A RESONANCE
  5. ASPARAGUS PISS
  6. DISEMBODIED IN MOJAVE
  7. TIKTAALIK IN EVOLUTION
  8. THE SMESS OF WEIGHTLESSNESS
  9. TELLING ENGLAND BY THE SOUND
  10. HIS/HER DOSAGE
  11. IS YOU IS OR IS YOU AIN’T?
  12. UNSOLVED

Line up

  • Alex Masi: guitars, bass, keyboards
  • John Macaluso: drums

Voto medio utenti

Alex Masi, chitarrista di origine veneziana, esce con un nuovo album interamente strumentale in collaborazione con il batterista John Macaluso (Yngwie Malmsteen, Ark). Il virtuosissimo Alex imbottisce, fino all’esasperazione, l’intero CD di scale al fulmicotone e arpeggi ipertecnici assolutamente precisi. Lo stile segue le orme di Joe Satriani e Steve Vai, spaziando dal progressive al Fusion e dilettandosi a suonare tutti gli strumenti, eccezion fatta per parti di batteria.
Le capacità di Masi non sono assolutamente messe in discussione, ma a mancare è l’anima, protagonista assolutamente assente, che mai si manifesta e fuoriesce da esecuzioni praticamente ineccepibili ma prive di feeling.
L’inizio dell’ascolto ci propone il motivo " Vagina Denata ", titolo bizzarro caratterizzato da un possente utilizzo della batteria dal ritmo forsennato per poi attenuarsi sensibilmente con l’esecuzione più morbida dei brani " Love Is A Resonance " , " Tiktaalik In Evolution " e " Telling England By The Sound " , momenti che con pirotecniche evoluzioni, esaltano in parte, melodie ben strutturate condite da accattivanti atmosfere e riff. Un tuffo nel neoclassico è rappresento con la stringata "Asparagus Piss ", per poi imbattersi in " Antistructure " e " Disembolied In Mojave " nei quali regna l’utilizzo dei bassi.
" Late Night At Desert Rimrock ", rimane un lavoro molto curato e pieno di influenze, un lavoro che si muove a grandi linee nella direzione del progetto MCM tanto caro ad Alex, ma che non riesce a trascinare con convinzione mancando clamorosamente nell’obiettivo di catturare l’interesse dell’ascoltatore. L’ennesimo album per i patiti dello strumento, un album che comunque rende merito al chitarrista , per il tentativo e la volontà di mettersi in discussione ma proponendo un concentrato di virtuosismi spesso autocelebrativi e che solo a spazzi sembrano essere in grado di esplorare nuove e originali tematiche.
I prossimi appuntamenti sono concentrati sull’uscita di " MCM Live ", appena finito di mixare, un paio di brani in stile " jungle/breakbeat " sull’album solo del batterista Macaluso e un nuovo album probabilmente dedicato a Vivaldi. Tanta carne al fuoco quindi, progetti che saranno in grado di farci apprezzare su più ampia scala le valide qualità tecniche del chitarrista nostrano Alex Masi.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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