Se unisci al grindcore della sana follia è molto probabile che il risultato non sia molto distante da ciò che propongono gli svedesi
Birdflesh.
il nome del terzetto svedese è infatti noto agli amanti del genere non solo per la qualità della loro musica ma anche per le liriche umoristiche, ironiche, caustiche e nonsense lontanissime dalle tematiche sociali spesso affrontate da chi si dedica al genere.
“All the miseries” è il nuovo EP rilasciato della band e contiene ventiquattro brani suddivisi in tredici inediti e undici schizzatissime tracce live (N.d.r.: ho avuto la fortuna di vederli dal vivo e il termine schizzatissime vi assicuro che è più che azzeccato per descriverle) per arrivare ad un minutaggio “decente” di ventisette minuti che scorrono velocissimi una volta premuto play.
Musicalmente la band non si discute, la capacità di variegare il proprio registro inserendo quel tocco melodico punkeggiante maledettamente catchy è da sempre uno dei punti di forza degli svedesi, così come non mancano (anche) in
“All the miseries” gli excursus in lidi più prettamente hardcore o death metal rendendo l’ascolto molto divertente e scanzonato.
Per quello che riguarda le liriche…beh ecco di seguito un assaggio!
“My dad won the lottery
Got new kids with my mom
He bought me a skateboard
But when I broke my spine
They put me up for adoption”“October, November, Dismember
Time for the perfect kill
Faster than the love for speed
There’s a thrill in every drill”“Garlic, you are my holy grail
Combined with chili you never fail
A thousand cloves and insane heat
I’m a purgatory on two feet”"When me and my sister were kids
Our mom tattoed our names on her arm
So when we became adults
We all changed our names"Birdflesh, se non esistessero dovrebbero inventarli.
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