Hysteria - Haunted By Words Of Gods

Copertina 4

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2007
Durata:48 min.
Etichetta:Adipocere
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. HAUNTED BY WORDS OF GODS
  2. CONTROLED EXISTENCE
  3. MARTYRS OF GOD
  4. MY LAST THOUGHTS
  5. THE VALLEY OF HINNOM
  6. FROM BEYOND REALITY
  7. UNFATHOMABLE MYSTERY
  8. WORK OF TORMENTS

Line up

  • Sylvain Ostengo: vocals, guitar
  • Jerome Christophe: guitar
  • Thibault Fontaine: bass
  • Xavier Chautard: drums

Voto medio utenti

Già guardando la copertina del disco le premesse non sono affatto buone, visto che l'artwork è veramente penoso, ma che lascia già presupporre la proposta musicale degli Hysteria. Trattasi infatti di death metal, nè più, nè meno. Il fatto è che il gruppo francese, qui al debutto, non dimostra di possedere le doti che permettano al gruppo di emergere dall'affollatissimo universo delle band death, risultando anonimi per tutta la durata del disco, non creando una propria impronta sonora che li renda immediatamente riconoscibili all'orecchio di chi ascolta. D'accordo, non è facile e non lo si può chiedere ad un gruppo che sta muovendo i primissimi passi sul mercato, ma un minimo di personalità è d'obbligo. Purtroppo il death è uno dei generi che tirano maggiormente, e le label si limitano a mettere sotto contratto i gruppi che suonano questo tipo di musica, senza fare un minimo di selezione. Il risultato di questa scellerata politica è che lo scribacchino di turno si ritrova in mano ogni mese almeno due o tre dischi inutili, come per l'appunto tale "Haunted By Words Of Gods", e deve pure ascoltarselo quattro o cinque volte per poter scrivere la propria recensione. Ora, parlando nello specifico del disco degli Hysteria, non si ha nemmeno la soddisfazione di poter usare il disco per poter fare quattro scapocciate in allegria, strafregandosene altamente se le canzoni sono belle, o per metterlo nello stereo per sfogarsi a suon di death martellante ed ignorante. Sono i tempi lenti a farla da padrone, fiacchi, spompati, per nulla incisivi, con canzoni trascinate fino alla morte. I pochi momenti tirati si contano sulle dita di una mano e sono molti limitati nel tempo. Otto tracce di pura agonia, senza un briciolo di idee e di personalità, death metal come ne fanno mille altri gruppi.
Produzione normale, niente di esaltante ma nemmeno deprimente (per quello basta il disco), con i suoni di batteria che stentano a convincere. Ma il problema sono tutt'altri.
Dulcis in fundo, un disco utile quanto un culo senza un buco. Scusate, ora vado ad ascoltarmi gli Obituary.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 apr 2013 alle 21:58

Il death metal tira maggiormente?

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.