Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:43 min.
Etichetta:Season of Mist
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE SIGN OF PRIME CREATION
  2. KERAVNOS KIVERNITOS
  3. NEMECIC
  4. ENUMA ELISH AUDIO
  5. PHOBOS' SYNAGOGUE
  6. GAIA TELLUS
  7. REGE DIABOLICUS
  8. HE, THE AETHYR
  9. HELIOS HYPERION
  10. THRENODY

Line up

  • Sakis: vocals, guitars
  • Themis: drums
  • Andreas: bass
  • George: guitars

Voto medio utenti

Viene quasi difficile credere che una band arrivata ormai a vent'anni di attività sia ancora in grado di buttare fuori dischi che abbiano qualcosa da dire. Eppure i greci Rotting Christ ci sono riusciti per l'ennesima volta, merito di un'attitudine che li ha schermati dalle crisi del black metal decretando il successo del loro prodotto. Quando tutti si affannavano per rincorrere gli scandinavi, imitando anche a costo di risultare ridicoli, il combo ellenico ha esplicitamente scelto di sottrarsi a questo gioco pericoloso puntando su caratteristiche più personali. L'appartenza all'area mediterranea, gli influssi orientali, le perversioni tribali sono tutti elementi che hanno contribuito a creare un alone di mistero attorno a un gruppo che in origine sembrava destinato a fare notizia solo per il suo nome blasfemo.
"Theogonia" è la nuova fatica dei Rotting Christ, incentrata sulle stesse caratteristiche che hanno reso un successo il precedente "Santus Diavolos" uscita ormai tre anni fa. Abbandonata ogni velleità di gothic, rimane un dark metal basato per la maggior parte sulle ritmiche ossessive e marziali delle chitarre. Questo tappeto è degnamente accompagnato da una sezione ritmica varia, in grado di spaziare da assalti furiosi a claustrofobici rallentamenti. La band utilizza con parsimonia inserti di sintetizzatori orientaleggianti, che contribuiscono ad alimentare quell'alone di mistero presente attorno alle composizioni della band. D'altronde per dare voce alle tematiche occulte dei Rotting Christ, niente sarebbe meglio della voce ruvida di Sakis, alternata spesso a canti ritualistici o a cori maschili di elevata intensità. Qualche prolungato assolo si dimostra inserito con uno scopo preciso e non per dare una pura dimostrazione di tecnica, cosa peraltro trasmessa di per sé dalle intricate strutture dei pezzi.
Posso davvero considerare "Theogonia" come una delle migliori prove del gruppo greco, che nonostante l'anzianità non smette mai di stupire. Se avete voglia di qualcosa di diverso nel black metal, non potete proprio lasciarvi scappare questa perla.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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