Amorphis - Live at Helsinki Ice Hall

Copertina 7,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2021
Durata:40 min.
Etichetta:Nuclear Blast Records

Tracklist

  1. INTRO & THE BEE
  2. HEART OF THE GIANT
  3. BAD BLOOD
  4. THE FOUR WISE ONES
  5. INTO HIDING
  6. SAMPO
  7. WRONG DIRECTION
  8. DAUGHTER OF HATE
  9. AGAINST WIDOWS
  10. MY KANTELE
  11. THE GOLDEN ELK
  12. PYRES ON THE COAST
  13. SKYFORGER INTRO & SILVER BRIDE
  14. BLACK WINTER DAY
  15. HOUSE OF SLEEP

Line up

  • Tomi Joutsen: vocals
  • Esa Holopainen: guitars
  • Tomi Koivusaari: guitars
  • Santeri Kallio: keyboards
  • Olli-Pekka Laine: bass
  • Jan Rechberger: drums

Voto medio utenti

Altro giro, altra corsa…altro album live, e che disco signori! Questo è un disco live da leccarsi i baffi dato che sono stati i finnici Amorphis a realizzarlo.
Questo album è la registrazione di un evento realizzato nella loro terra natia all’Helsinki Ice Hall dopo tanto peregrinare, ed è stato registrato nel 2019 prima che la pandemia travolgesse il tutto.
La band è caricata a molla e si sente, complice il pubblico di casa che li ha accolti caldamente, non lesina energie.
Certo di strada ne hanno fatta da quando partirono nel 1990, evolvendosi, perdendo pezzi ma sempre coerenti con la loro etica e tradizione.
Qui abbiamo i pezzi più recenti come gli estratti dell’ultimo album in studio “Queen Of Time” come “The bee” dal bel giro di chitarra doppiata dalle tastiere e da un sapore progheggiante alla epica e veloce “Heart of a giant” passando per la malinconica “The golden elk”.
I brani si susseguono senza cali di tensione; la maestrìa degli scandinavi è ormai cosa nota a chi li conosce molto bene e che dal vivo sa tirare fuori il meglio di se.
All’interno si susseguono brani stupendi come “Sampo”, alla rabbiosa “Bad blood” e voglio vedere chi non canterebbe il ritornello della mitica “Silver bride”.
Tomi Joutsen è il solito mostro alle corde vocali, dal growl profondo e possente passa alle tonalità più drammatiche e pulite con una naturalezza strabiliante e coinvolgendo il pubblico che festoso partecipa calorosamente.
La formazione fa anche un excursus nel proprio passato con un poker formato da “Against widows” e “My kantele” tratte da quel capolavoro a nome “Elegy, "Into hiding"” e concludendo con la storica “Black winter day”.
L’unica pecca è che non abbiamo documento video per poter assaporare i nostri dal vivo ma solo audio, una vera pecca a mio modesto parere.
Album consigliato ai seguaci dei finlandesi ma soprattutto agli amanti della buona musica metal, perché i nostri sono una sicurezza, obbiettivo centrato.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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