Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:38 min.
Etichetta:Apollon Records

Tracklist

  1. HORSES
  2. KEVIN
  3. THERE IS NOTHING NEW UNDER THE SUN
  4. IN MY MIND'S DESERT
  5. SCAVENGERS
  6. JUST TO BE
  7. ESTONIA
  8. ON AND BEYOND

Line up

  • Benjamin Berdous: guitar, vocals
  • Tor Erik Bye: guitar
  • Marie Moe: bass
  • Severin Sandvik: drums

Voto medio utenti

Gli Slomosa hanno ottenuto un buon successo mediatico in patria, la Norvegia, ancora prima dell'uscita del loro album d'esordio omonimo. Infatti i singoli "Horses" e "There is nothing new under the sun" hanno accumulato oltre duecentomila visualizzazioni e sono stati incensati non solo dai giornalisti musicali norvegesi, ma in tutta la Scandinavia ed oltre. L'immaginario desertico, vedi il cammello in copertina ed i titoli dei brani, ha sempre fatto molta presa nei gelidi territori del Nord Europa ed i ragazzi di Bergen lo spargono davvero a piene mani. Tanto da risultare quasi profetici con un brano che annuncia "non c'è nulla di nuovo sotto il sole", visto che è esattamente ciò che si pensa ascoltando il loro album.
Stoner rock kyussiano in versione scandinava, nè più nè meno. Groove incalzante, compattezza heavy, melodie e ritornelli accattivanti e memorizzabili, il tutto tenendo nel mirino oltre a "Welcome to Sky Valley" la produzione di Queens of the Stone Age, Truckfighters, Dozer, Lonely Kamel, Red Fang. Questo è quanto. Non aspettatevi sperimentazioni o soluzioni originali, perchè qui non ne troverete.
Ma i brani sono buoni? Funzionano? Catturano? Mediamente sì.
"Horses" è un hit dal passo trascinato e ciondolante che si insinua come la punta di un ago, profuma di California anni '90 lontano un chilometro con le sue chitarre spesse e la voce un pò ovattata dalle linee catchy ed è sicuramente un pezzo vincente. "Kevin" è uno svelto rock dal tiro sporco e viscerale alla maniera di Josh Homme, mentre la già citata "There is nothing new under the sun" è puro stoner-fuzz che mi ricorda parecchio i Gozu. Bello il ritornello, tosto il carico strumentale.
Gli Slomosa non indugiano in lunghi assoli o svisate jammistiche, sono una di quelle band che vanno dritte al punto. Si avvalgono soprattutto di ritmiche sostenute e riff granulosi, non sorprendenti ma efficaci. In alcuni episodi l'influenza dei loro punti di riferimento appare ancora troppo palese, brani come "In my mind's desert", "Scavengers" o "Estonia" sembrano ideati da Brant Bjork e suonati dai QotSA, ma in altri frangenti emerge maggiore personalità e coraggio. Una "Just to be" possiede linee vocali più intraprendenti (vago eco di The Sword) e la conclusiva "On and beyond" percorre la strada delle tonalità psych alla Natas, con sfumature nebbiose e malinconiche decisamente interessanti. Un buon mix di energia heavy ed atmosfera fumosa, sviluppato bene.

Un esordio carino, con alcuni spunti brillanti ma ancora un pò troppo legato ai canoni del genere. Occorre attendere la futura produzione dei norvegesi, per constatare se ci sarà un ulteriore salto di qualità.

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