Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:61 min.
Etichetta:Season of Mist

Tracklist

  1. LOWEST CLASS
  2. LIFERS
  3. ONE LAST SMOKE
  4. ANKLE DEEP
  5. BLACK BIRD
  6. OPIATE THE HOUNDS
  7. MAZE
  8. CROWN OF LIES
  9. THE GRID
  10. CRUSH MY SOUL (GODFLESH COVER)

Line up

  • Kevin Stevenson: drums, percussion
  • Michael Klassen: guitars, bass, keyboards, noise, percussion
  • Matthew Friesen: guitars, bass, keyboards, noise, percussion
  • Daniel Jansson: vocals, noise

Voto medio utenti

Giunti alla fatidica prova del terzo album, i canadesi Culted ci propongono oggi questo nuovo "Nous" edito da Season Of Mist, che si presenta sin da subito come il lavoro più ricco e contaminato che la band abbia prodotto fino ad oggi: ottimamente introdotto e presentato da una copertina sinistra ed affascinante, il disco riesce nel difficile compito di far convivere differenti influenze che hanno come comune denominatore una certa inquietudine ed un certo malessere che sono sempre stati una costante nella musica dei Culted, nonostante questa abbia subìto negli anni un processo di evoluzione e contaminazione inarrestabile. Il gruppo infatti si è sempre dimostrato attento ed abile ad aggiungere nuovi elementi alla propria visione musicale, arricchendola disco dopo disco, in maniera molto naturale e mai forzata: rimane sempre presente infatti la componente più doom/sludge del gruppo che ne aveva caratterizzato pesantemente l'esordio "Below The Thunders Of The Upper Deep" e che si può ritrovare soprattutto nel riffing delle chitarre e nello svolgimento perlopiù lento e trascinato dei brani, ma a cui i Culted hanno saputo aggiungere un certo flavour e piglio noise, il cui merito è certamente da attribuirsi al lavoro di tastiere della coppia Klassen/Friesen, ma senza tralasciare l'aspetto melodico della propria musica. "Nous" infatti non si limita a mettere alla prova l'ascoltatore con una sterile ripetizione di riff di chitarra resi malati da un substrato noise, ma ne coltiva anche il suo lato melodico che come è giusto che sia non può essere declinato in un'ottica happy e che invece ci viene proposto in una salsa sinistra e malevola che permeta tutti i 60 minuti di durata del disco e che ne controbilancia l'anima puramente nera senza svilirne la disperata efficacia. Fraseggi di chitarra e arpeggi agghiaccianti quindi convivono alla perfezione con i riff cupi e talvolta dissonanti scanditi dalle chitarre e resi ancora più potenti dal basso, e la cui indole malvagia viene ulteriormente accentuata dalla voce distorta e dal taglio quasi black metal di Daniel Jansson, altro tassello fondamentale nella musica dei Culted. Non mancano infine dei frammenti più vicini a territori ambient/noise in cui le tastiere da sole riescono a ricreare atmosfere plumbee ed inquietanti, a cui le vocals riescono a conferire quel tocco esoterico e gelido da far accapponare la pelle, e "Crown Of Life" ne è un fulgido esempio. Pezzi come "Black Bird", "Lifers", "Lowest Class", "Maze" o "One Last Smoke" mostrano in maniera evidente il livello di maturià e consapevolezza che questa band ha ormai raggiunto, e possono essere considerati come dei pozzi nerissimi in cui l'ascoltatore può lasciarsi inghiottire in un vortice di delirio e visioni sinistre. A chiudere in bellezza un disco di grande spessore ci pensa una cover di "Crush My Soul" dei Godflesh, che resa nello stile dei Culted non può che risultare ancor più malata dell'originale e che si può quindi definire come una cover molto ben riuscita.
Amanti delle sonorità più cupe, malate, strane e contaminate, il mio consiglio è quello di non farvi sfuggire questo "Nous" perchè si tratta di un lavoro di grande spessore che certamente ha tutte le carte in regola per soddisfare i vostri marcescenti palati. Volendo fare un paragone azzardato, potremmo definire questo disco come un album che i Nachtmystium avrebbero potuto partorire se avessero suonato sludge?
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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