Copertina 8

Info

Anno di uscita:2006
Durata:42 min.
Etichetta:Fuel
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. SWEET SMILING STARS
  2. CRAWLING AT THE BOTTOM
  3. SEVEN
  4. OVER RULE
  5. GAPING WOUND
  6. HOGGISH
  7. EVER INCREASING
  8. PRIMAL
  9. MY TIME
  10. SUICIDE NOTE PT.1

Line up

  • Angelo Rissini: vocals
  • Marco Borella: guitars
  • Alessandro Re: bass
  • Nicola Boni: vocals
  • Damiano Bessi: guitars
  • Alessandro Zito: drums

Voto medio utenti

Le ultime prove discografiche di KoRn, Deftones e Mudvayne, nonché certe modifiche apportate al proprio sound da parte degli Slipknot, hanno decretato la fine ufficiosa ( per alcuni l'ufficialità è vecchia di due, tre anni almeno.. ) del trend nu metal. Quindi il carrozzone leva le tende e lascia la scena musicale mondiale. Però c'è sempre qualcuno che rimane ancora a certe sonorità, ed a questo giro tocca ai milanesi Sown proporre la propria rabbia attraverso " Downside ", full lenght di debutto ottimamente, e coraggiosamente, autoprodotto. La line up è quella " classica ", ossia basso, batteria, due chitarre e due ugole. A differenza di moltissime altre bands, i Sown utilizzano il doppio cantato in maniera varia e assurda, oserei dire. Si passa tranquillamente a strofe urlate, costeggiando il filone hardcore, a voci suffuse e delicate, passando attraverso parti semi-rappate, growls e clean vocals. Il risultato che si ottiene è di indubbio valore. A questo bisogna sommare il buon stato di forma in fase di songwriting. La band sembra divertirsi nello spiazzare l'ascoltatore, mischiando mefistofelicamente, anche nello stesso brano, riffoni panteriani ( band celebrata in chiusura con la cover di " Suicide Note pt. 1 " ), stop and go pericolosissimi per le nostre coronarie, aperture melodiche ma mai ruffiane e troppo mielose, ripartenze cattivissime al limite del death. Il nu metal non sembra assolutamente defunto, almeno stando a sentire quello che i Sown ci propinano. Purtroppo rischiano di passare inosservati, data la storica cecità della maggior parte dei metallozzi. Peccato, perché la band ha concepito, scritto, suonato e prodotto un dischetto di valore assoluto, capace di lottare ad armi pari anche con acts blasonati ed affermati. Provocazione? Avete presente Taproot, Lost Prophets, Alien Ant Farm e Coal Chamber? Bene, i Sown cagano in testa a questa gente. Garantito!!!
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

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