Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:non disponibile
Etichetta:Purity Through Fire

Tracklist

  1. THE COLDEST FIRE
  2. THE CROWN OF CONSENESCENCE
  3. OF THINGS NEVER FINISHED
  4. NYSTAGMUS
  5. THIST AND SPIRITUAL INFIRMITY
  6. THE GREATEST OF CIRCLES

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Continua l’opera di proselitismo e corruzione d’anime da parte della Purity Through Fire, etichetta che si è giustamente ritagliata un seguito importante nel panorama metal estremo grazie solo all'elevata qualità delle sue proposte, sempre ‘diligentemente’ ancorate ad un sound nero e malato … Non fa eccezione il debut album (anche qui come per Molde Volhal si aprirà il dibattito se considerare questo opera omonima come un vero full lenght o ‘solo’ un Ep) dei russi Meister Leonhardt, che sulla carta sono una ‘nuova’ band, quando in realtà, dietro questo monicker oscuro (preso direttamente da una novella dello scrittore tedesco Gustav Meyrink, e leggermente modificato con l'aggiunta di una 't' finale), si ‘nascondono musicisti già ben noti nella scena ( di cui non abbiamo i nomi ma che sappiamo essere parte di Thy Grave, Dekonstruktor, Goatpsalm, and Frozen Ocean ) … e sinceramente non è difficile da credere visto che questo omonimo debutto è veramente molto ben fatto, ben concepito e suonato con la giusta attitudine … Ma cosa troveremo in questi 27’? Beh come è facile intuire siamo in ambito black metal, di quel black ‘educato’ che, lungi dal voler distruggere tutto e tutti, diffonde il proprio malato verbo con una buona commistione di melodie su tappeti ritmici abbastanza tirati, anche se i pezzi migliori sono quelli dove la velocità si abbassa e l’aspetto lugubre prende il sopravvento; come in ‘Of Things Never Finished’ o il 5° pezzo ‘Thirst And Spiritual Infirmity’ che è quello più atmosferico, intimista, sofferto, a limite del depressive … mi ha ricordato l’immenso debut di Faidra ‘Six Voices Inside' e dunque, inevitabilmente l’ombra di sua Maestà il Conte si è fatta sentire anche in quest’album … Un po’ fuori luogo e assolutamente leggerina e inutile è la darkthroniana (dell’ultimo periodo, dunque il peggiore della band) ‘Nystagmus’ che interrompe un po’ il buon feeling e l l'atmosfera rozza dell’album … Per essere un debut non c’è di che lamentarsi, anzi lo trovo proprio un piacevole inizio, vediamo se il cammino intrapreso è quella della sana mano sinistra …

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