Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:27 min.

Tracklist

  1. READ ME
  2. LIFE SPONSORED BY
  3. ALL THAT REMAINS
  4. 49% HUMAN
  5. SADIST - FACTIONS
  6. GRAVITY
  7. UNSAFE

Line up

  • Vasco: guitars
  • Dario: bass
  • Francesco: drums
  • Francesco CM: vocals

Voto medio utenti

Dopo aver pubblicato un full lenght, " Alter Ego ", recensito su queste stesse pagine in maniera più che positiva, si erano perse leggermente le tracce di questo combo. I Backjumper, dopo aver cambiato vocalist, tornano sulle scene con questo " Trust No 1 ", ep di sei pezzi che manifesta in pieno l'ottimo stato di salute del quartetto. Come nel precedente lavoro, ci troviamo di fronte ad una band convintissima in quello che suona, un selvaggio melting pot tra hardcore, thrash, funky, nu metal. Prendete i ritmi sincopatici dei Rage Against The Machine, uniteli con la cattiveria primordiale dei primissimi Slipknot e sopra a questo connubio, versateci le melodie paranoiche tanto care ai Deftones; quello che si ottiene è un lotto di canzoni emotivamente instabili. " Life Sponsored By " parte a testa bassa, picchiando a destra e manca, salvo poi rialzarsi orgogliosamente durante il refrain, mentre tutto intorno è un scoppiare di riffs alla Slipknot, salvo poi richiudersi durante il break, tipicamente RATM. Un ottimo biglietto da visita, senza alcun dubbio; la successiva " All That Remains " sembra uscita dalle sessions di " Evil Empire " ( serve ricordare di chi sia questo lavoro? ), con un lavoro al basso di Dario che ha dell'incredibile. Il nuovo vocalist, Francesco CM, ricalca in pieno De La Rocha, soprattutto nelle parti rappate, mentre negli screaming è decisamente più crudo e tirato. " Gravity " ricorda anche i Linea 77, e personalmente trovo gradevole questa cosa, anche se il gruppo di Torino è spesso vittima di critiche che, onestamente, non comprendo. Il manifesto crossover dei Backjumper si chiude con " Unsafe ", altro brano ritmicamente terremotante, guidato dalla voce " disperata " di Francesco CM, un vero animale; ottimi anche gli inserti melodici della sei corde di Vasco, il quale s'impegna nel colorare di varietà tutto il brano, per un risultato finale decisamente convincente. Alla fine dell'ascolto di questo ep, il giudizio non può che essere positivo; la band si dimostra matura e abile nel creare un sound che, avendo sempre presente dei modelli da seguire, riesce comunque a creare dei momenti " propri ". Se in un futuro, i quattro riusciranno a limare certi tributi mentali, ecco che la creatura Backjumper avrà compiuto in pieno la propria evoluzione. Buona fortuna.
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

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