Copertina 7

Info

Anno di uscita:2020
Durata:45 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. OH NO
  2. LONG AND LOST LONELY NIGHTS
  3. ZOMBIE BREATH SURPRISE
  4. CUT ME DEEP
  5. WHEN YOUR WORLD COMES DOWN
  6. CHANGE YOUR LIFE
  7. I’M STILL HOLDING ON
  8. CHANGES
  9. RESTLESS NIGHTS
  10. TIL YOUR LAST BREATH
  11. I CAN’T BE THE ONLY ONE

Line up

  • Jon Siejka: vocals, guitars, synths
  • Kevin Krug: bass
  • Gabor Domjan: bass
  • Luke Anderson: bass
  • Emanuele Moretti: bass
  • Kevin Mcadams: drums, percussion
  • Gdaliy: Sax
  • Tim Mackey: guitar solo on “I’m Still Holding On”, “Restless Nights”, “Zombie Breath Surprise”, And “No Light”
  • Ziv Shalev: guitar solo on “Oh No”, “When Your World Comes Down”
  • Stelios Andre: guitar solo on “Changes”, “Til Your Last Breath”, “I Can’t Be The Only One”

Voto medio utenti

Tornano i Magic Dance di Jon Siejka e lo fanno rivedendo un po’ le proporzioni degli ingredienti che caratterizzano la loro proposta musicale.
Aumentata la quota AOR a discapito di quella espressamente synth-pop, “Remnants” si rivela un lavoro assai piacevole, innervato da chitarre maggiormente presenti rispetto al precedente “New eyes”, ma devo dire che il mutamento d’indirizzo sonoro non accentua in maniera significativa la personalità e la freschezza delle composizioni, ancora una volta vagamente oleografiche e non particolarmente incisive.
All’interno di un programma comunque mai molesto risulta abbastanza complicato individuare quel quid decisivo capace di distinguere l’albo da prodotti analoghi e tutto ciò non impedisce tuttavia a “Oh no”, “Long and lost lonely nights”, “Cut me deep”, “Changes”, “Restless nights” e alla mia preferita “I’m still holding on” di segnalarsi per il buongusto melodico e per la notevole gradevolezza complessiva.
Aggiungendo alla lista degli episodi salienti “Change your life” e “I can’t be the only one”, in grado di assecondare abbastanza efficacemente le esigenze dei nostalgici del techno-AOR ottantiano, consegniamo “Remnants” e i Magic Dance alla ricca e spietata competizione del mercato contemporaneo, esprimendo più di un dubbio sulla loro capacità di conquistare le ambite posizioni di vertice del settore, occupate da chi, oltre a una performance artistica di livello, ha dimostrato di saper trasmettere uno spirito “radiofonico” più intenso, coinvolgente ed evoluto.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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