Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2020
Durata:56 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE GUARDIAN
  2. SKYCREST
  3. OUR TIME HAS COME
  4. HELLBREAKER
  5. SOULEATER
  6. WELCOME TO THE NEW WORLD
  7. THERE CAN BE ONLY ONE
  8. SILVER BULLET
  9. RAISE THE FLAG
  10. END OF THE RAINBOW
  11. EASE YOUR PAIN
  12. ODE TO THE BRAVE

Line up

  • Piet Sielck: vocals, guitars
  • Jan-Sören Eckert: bass
  • Joachim "Piesel" Küstner: guitars
  • Patrick Klose: drums

Voto medio utenti

Undicesimo album in carriera, escludendo l'inspiegabile rifacimento del già orrido "Megatropolis" e le riregistrazioni dei primi dischi su Noise di "Reforged - Riding on Fire", per gli inossidabili Iron Savior di Piet Sielck, nati con l'omonimo debutto ormai lontanissimi 23 anni fa.

La direzione musicale della band non è in minima discussione, power heavy metal di stampo classico che più classico non si può, quasi mai veloce ma sempre basato su mid-tempos rocciosi e ritmati ed il subito riconoscibile vocione roco di Mr. Sielck; rimane solo da stabilire, di volta in volta, lo stato di forma degli Iron Savior, se hanno azzeccato il disco "bomba", se rimane carino ma nulla più o se, assai raramente invero, hanno toppato del tutto, cosa che non accade da tre lustri più o meno.

Ebbene, il nuovo "Skycrest" è il loro disco più ispirato degli ultimi sei anni, dato che è decisamente più frizzante, cantabile e trascinante dei precedenti "Titancraft" e "Kill or Get Killed" che come detto non erano assolutamente dischi deludenti ma privi di un certo mordente o di canzoni memorabili.

Non che la nuova fatica di Piet e soci, peraltro accompagnato da una vita dai fedeli Jan-Sören Eckert al basso e Joachim "Piesel" Küstner alla chitarra e dal semi-nuovo Patrick Klose alla batteria, sia un disco incredibile, a livello dei primi due, di "Battering Ram" o dei più recenti "The Landing" e "Rise of the Hero", ma si pone indubbiamente sopra la media e promette, mantenendola, l'intenzione di un'oretta di purissimo e tradizionale heavy metal, nel pieno stile e tradizione degli Iron Savior.

Quasi a farlo appositamente, i brani migliori sono posizionati "uno sì e uno no", come a diluirli sapientemente lungo l'intera tracklist, a partire da "Our Time Has Come", il singolo "Souleater" di cui vedete il video in calce alla recensione, "There Can Be Only One" e "Raise the Flag" fino al finale in crescendo in cui tutti i brani svelano la loro capacità di fomentare, portandoci ad urlare a squarciagola le varie "End of the Rainbow", la malinconica e struggente ballad "Ease Your Pain", che riprende molto lo stile della primigenia "Break It Up" ed uno dei rarissimi casi in cui potete sentire la voce di Sielck al naturale, e la conclusiva "Ode to the Brave", che è proprio la classica fucilata degli Iron Savior stile "Unification" e che conclude un lavoro decisamente riuscito ed ispirato.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 dic 2020 alle 18:59

L'ho ascoltato un paio di volte ma ancora non mi ha preso, qualche filler di troppo.

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