Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:55 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. TIME FOR A MIRACLE
  2. BETTER WALK ALONE
  3. HEART TO STONE
  4. FIGHTING TO WIN
  5. EVERYTIME WE CRY
  6. WHAT ABOUT LOVE
  7. NOBODY’S FOOL
  8. LIVING ON THE RUN
  9. JUST ONE WISH
  10. DONT BLAME IT ON LOVE AGAIN
  11. GIVE A LITTLE LOVIN’
  12. DON’T LEAVE ME HERE ALONE

Line up

  • Kent Hilli: vocals
  • Rolf Nordström: guitar
  • Leif Ehlin: keyboards
  • Fredrik Forsberg: rums
  • Mats Byström: bass

Voto medio utenti

"Vado matto per i piani ben riusciti" … visto anche il monicker del gruppo, iniziamo questa disamina parafrasando le parole del celebre colonnello John ‘Hannibal’ Smith dell’A-Team allo scopo di sottolineare come di fronte a progettazioni così irreprensibili e avvincenti di “riciclaggio” sonoro non si possa proprio opporre la benché minima resistenza, lasciando ad altri la ricerca dell’originalità e dell’imprevedibilità ad ogni costo.
Il secondo disco dei Perfect Plan, dall’emblematico titolo “Time for a miracle”, si rivela, in effetti, un piccolo prodigio di hard-rock melodico, capace di trattare i ricorsi storici e le analogie con i maestri del settore con meticolosa applicazione, a cui però bisogna aggiungere una sensibilità rara e un innato gusto espressivo, tali da trasformare una cieca venerazione in solida personalità artistica.
Alimentata dall’impeccabile e smaliziata professionalità dei suoi membri, la band svedese s’impone nel ricco rockrama contemporaneo attraverso una spiccata carica emotiva, a cui contribuisce in maniera perentoria la splendida voce di Kent Hilli, in grado di procurare brividi istantanei a tutti quelli che considerano Coverdale, Gramm e Jamison autentiche divinità del microfono.
Leggermente più “bellicoso” del brillante debutto, l’albo irrompe nei sensi degli appassionati con una pulsante title-track, immersa in un clima tra Whitesnake e House Of Lords, e se anche le successive “Better walk alone” e “Heart to stone” rievocano nella memoria qualcosa delle sinuose movenze del Serpente Bianco, mescolate con l’invincibile passionalità dei Foreigner, “Fighting to win” (da “pelle d'oca”), “Everytime we cry” e “What about love” sono tre strepitose trascrizioni della suprema arte Journey / Survivor-esca.
La verve bluesy di “Nobody’s fool” arricchisce con le nobili effigi di Giant e Night Ranger la rassegna dei numi tutelari, mentre “Living on the run” è semplicemente uno dei pezzi più suggestivi degli ultimi tempi.
Dopo tante emozioni, ci prendiamo una “pausa” con la vaporosità un po’ scontata di “Just one wish”, da considerare davvero un fuggevole break, dacché la melodia accattivante di “Dont blame it on love again” sfida gli Eclipse sul loro terreno preferito, “Give a little lovin’” conquista con un refrain “a presa rapida” e “Don’t leave me here alone” ricama toccanti trame sentimentali.
Tra i tanti provetti e diligenti propugnatori del melodic rock scandinavo i Perfect Plan si segnalano per la freschezza emozionale del loro songwriting, di certo non rivoluzionario ma immune da sterili schematismi e da forzata “premeditazione” … insomma, il piano funziona e se la perfezione assoluta non è stata forse ancora raggiunta, l’impressione è che la distanza dall’ambiziosissimo obiettivo finale sia veramente minima.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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