Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:62 min.
Etichetta:Somnus Media

Tracklist

  1. SWEET CHILD
  2. FREEZING IN YOUR HEART
  3. RESCUE ME
  4. WITH HANDS IN HEAVEN
  5. AROUND THIS MOMENT
  6. DIRTY ROAD
  7. REMEMBER KASHMIR
  8. HAVING A GOOD TIME
  9. QUEEN OF THE SHOW
  10. ANOTHER NAME IN THE SAND
  11. COME AND DANCE
  12. HARD TIMES R’N’R

Line up

  • Fernando Martínez: vocals
  • Ángel Antonio Berdiales: guitars
  • Emilio Gutiérrez: Hammond, keyboards
  • Alejandro Blanco Espina: bass
  • Manu Maroto: drums

Voto medio utenti

Quale mai sarà il genere musicale proposto da una formazione che mutua il suo monicker da una leggendaria canzone dei Led Zeppelin e che durante la sua parabola artistica ha assunto in parallelo anche la denominazione The Traces Of Deep Purple, rendendo omaggio a uno dei suoi principali numi tutelari?
Chi ha risposto hard-rock classico all’inesplicabile quesito iniziale ed è ancora istintivamente attratto da questi suoni si aggiudica la mia approvazione, non tanto per le incredibili facoltà intuitive dimostrate, ma per il buongusto che manifesta anche in un periodo storico in cui le “nostalgie” artistiche rischiano di sprofondare pesantemente nel baratro della sovraesposizione.
A beneficio di quelli che “non ne hanno mai abbastanza” e amano esplorare i meandri del settore, presentiamo gli spagnoli Kashmir, gruppo nato nel lontano 1988, autore di due incisioni discografiche e con una terza, questa “Balance”, che sarebbe dovuta uscire già nel 1997 e che invece, a causa dell’improvviso scioglimento della band, vede la luce solo oggi.
Si tratta dell’operato di musicisti preparati e appassionati, capaci di scrivere le “loro” canzoni pur ispirandosi in maniera molto evidente al lavoro di “qualcun altro” (all’elenco aggiungiamo pure Whitesnake e Aerosmith), il tutto all’interno di un’atmosfera che sa essere tanto “familiare” quanto complessivamente gradevole.
Sessantadue minuti di “buone vibrazioni”, insomma, da cui estrapolo il fervore blues di "Freezing in your heart”, le variazioni Porpora di “With hands in heaven”, l’avvolgente intensità romantica di “Around this moment”, l’energia scanzonata di “Dirty road” e il tocco esotico inserito nelle poderose pulsazioni di “Queen of the show”, in rappresentanza di un programma privo di autentiche controindicazioni.
Riservando l’ultima annotazione per “Rescue me”, che si segnala per i singolari barlumi celtici, non rimane che consigliare “Balance” agli irriducibili “indagatori” del rock n’ roll che nella musica cercano emozioni genuine e “semplici”, senza troppe pretese innovatrici e non per questo poco godibili e soddisfacenti.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.