Copertina 7

Info

Anno di uscita:2020
Durata:39 min.
Etichetta:Mission Two Entertainment

Tracklist

  1. DON’T GIVE IN
  2. DRAG YOU UNDER
  3. NO ONE’S VICTIM
  4. FROM THE GRAVE
  5. NO ONE’S COMING
  6. PTSD
  7. THE FINAL TEST
  8. ONE BAD DECISION
  9. TWO HOURS
  10. DON’T TALK ABOUT IT
  11. BETWEEN WARS
  12. NO TURNING BACK
  13. THERE WAS A TIME

Line up

  • Harley Flanagan: vocals, bass
  • Gabby Abularach: guitars
  • Garry "G-Man" Sullivan: drums
  • Rocky George: guitars

Voto medio utenti

Dopo 20 anni dall'ultimo full length in studio "Revenge" e numerosi singoli ed E. P., ecco giungere il nuovo disco dei grandissimi Cro Mags e, signori, non ce n'è per nessuno con un mix di hardcore speed metal che lascia senza fiato col susseguirsi di ritmiche velocissime, riff serrati, una sezione ritmica al fulmicotone e vocals che ruggiscono rabbia.
Sono tutti proiettili impazziti che non fanno prigionieri e che lasciano annichilliti per potenza e precisione di tiro anche se indubbiamente non è l'originalità che va cercata in prodotti come questo in quanto tutte le composizioni si somigliano e partono con l'acceleratore a tavoletta sino alla fine.
Per cui fare una track by track mi sembrava inutile, il disco va assimilato in un unico sorso ed è come un veleno che vi penetra nelle vene.
La cosa positiva è che non ci sono cali di tensione ed anzi troviamo alcune chicche hardcore quali "Drag You Under" che rimanda ai migliori Suicidal Tendencies o come "Ptsd" o "One Bad Decision" che trasuda cattiveria mentre la conclusiva "There Was A Time" ricorda il muro di suono tipico dei Motorhead più punk'n'roll.
"The Final Test" è un hardcore punk dalle vocals filtrate e dall'andamento vagamente ipnotico, mentre con "Two Hours" sembra di ascoltare il monologo rap di Ice T nei Body Count con abbondanza di sproloqui e "motherfucker".
Se cercate musica cattiva, senza compromessi, che vi faccia muovere il testone (provate a non farlo ascoltando "Don't Talk About It" ad esempio ), questo nuovo "In The Beginning " fa al vostro caso. E alla fine la track by track l'ho fatta, mannaggia...
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 giu 2020 alle 12:34

Purtroppo un ritorno scialbo e col pilota automatico. I CM hanno senso di esistere solo quando si riesce a far convivere John Joseph e Harley, e nessuno ci spera più che possa succedere.

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