Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:48 min.
Etichetta:Suicide Records

Tracklist

  1. COUGAR CHARMER
  2. FILTHY AS CHARGED
  3. HARDSHIP
  4. ELEVATION
  5. SHAPESHIFTING SERPENTS
  6. FLOOD
  7. FOUNTAIN OF ACID
  8. COUGAR CHARMER (REPRISE)
  9. THE TRAIL
  10. WE HAVE TO KILL

Line up

  • Jaakko Heinonen: vocals
  • Toni Raukola: guitar
  • Eetu Lehtinen: bass
  • Lauri Pikka: drums

Voto medio utenti

Massicci e poderosi, i finlandesi Demonic Death Judge pubblicano il loro quarto album di denso stoner metal per Suicide Records. I ragazzi della sperduta Kymenlaakso (Finlandia meridionale) coagulano in un sound muscolare svariati tipi di influenze, troviamo infatti un impianto heavy di base al quale si aggiungono la rocciosità dello stoner-doom americano, vocals disturbanti, aperture psichedeliche, sperimentazioni alternative. Nel disco si percepisce il desiderio di non limitarsi agli schemi abusati e risaputi ma di ricercare soluzioni più varie e flessibili, talvolta più riuscite altre meno. La band è esperta, coesa, mostra buon impatto ed attitudine, il suo stile è certamente più americano che scandinavo. Mattonate stoner-metal come "Filthy as charged" e "We have to kill" possiedono il groove sporco ed epidermico dei vari Down, Weedeater, Bongzilla, Soilent Green, con un cantante (Jaakko Heinonen) che ricorda Mike Williams degli Eyehategod. Musica ferale, pesante, allucinata, drogata, con un tocco di psichedelia tossica che rende il tutto ancora più stordente ed asfissiante. In alcuni casi ("Elevation", "Flood") si entra direttamente nel regno del southern-sludge, un tiro da pesi massimi stemperato da qualche ottimo passaggio acido ed atmosferico. Ma la tendenza principale rimane comunque quella di una carica di mammut devastatori, con il terreno che trema sotto i piedi e la certezza che non esista via di fuga.
"Shapeshifting serpents" e "The trail" concedono maggiore spazio all'indole psych-metal, pur rimanendo tracce sanguigne da scapocciamento ininterrotto. Impatto brutale, greve, primordiale, per amanti del volume, delle distorsioni e del tonnellaggio spinto al massimo.
Pur senza strafare, i Demonic Death Judge ci consegnano un lavoro corposo, molto heavy, cupo ed ossessionante, ma con interessanti variazioni sul tema. Band di buon livello, disco consigliato agli appassionati del genere.

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