Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:52 min.
Etichetta:Secret Port

Tracklist

  1. INTRO (FEANOR'S OATH)
  2. INVENCIBLE
  3. ENTRE NOSOTROS
  4. LEVIATHAN
  5. MAS SANGRE
  6. FEANOR
  7. NERDANEL
  8. EN LA HUIDA
  9. MUY LENTO ES TU SUFRIR
  10. ESTRELLA DEL NORTE
  11. EN ALAS DE TEMPESTAD

Line up

  • Maximiliano Basualdo: vocals
  • Emilio Souto: guitars
  • Gustavo Acosta: bass
  • Matias Pena: drums

Voto medio utenti

Argentini (dalla capitale Buenos Aires), i Feanor si sono autoproclamati sul campo di battaglia difensori della pura fede metallica.
Decisamente ancorati agli anni '80, ed in effetti si sono formati nel 1996, esordiscono solo nel 2005 con "Invencible", album marchiato da un heavy metal classico, dove mostrano apertamente l'influenza di gruppi come gli Iron Maiden ed i Running Wild, non mancano aspirazioni epiche tra i Manowar ed i Virgin Steele, che comunque affiorano maggiormente a livello lirico ed attitudinale.
Anche per il cantato in lingua natale, i Feanor ricordano i connazionali Rata Blanca e sopratutto i primi Tierra Santa, un paragone accentuato dal guitarwork maideniano.
La titletrack, che apre il disco subito dopo un'introduzione a base di proclami e cozzare di spade, è una cavalcata metallica sospinta dalla sezione ritmica e tenuta per le redini dalla voce tagliente e grezza di Maximiliano Basualdo, una canzone dove sembrano incrociarsi i Running Wild ed i Virgin Steele.
"Enter Nosotros" non ha poi la stessa immediatezza e si perde in qualche passaggio azzardato, difetti che fortunatamente non si ripetono sull'epica “Leviathan", con una bella prova di Basualdo (purtroppo non sempre così impeccabile) sia nella parte cantata sia in quella narrata, drammatica e teatrale, mentre i riffs di chitarra richiamano ampiamente allo stile di Rock'n'Rolf. Sicuramente uno dei momenti migliori del disco, assieme alla battagliera (e manowariana) "Mas Sangre" ed allo strumentale "Nerdanel", davvero ben assemblato. Sono purtroppo evidenti i limiti nella registrazione e nella produzione, ma anche la loro dipendenza a schemi altrui e la tendenza a dilatare troppo le composizioni, aspetti che i Feanor cercano di bilanciare con l'energia e la voglia di fare.
Certo che se dovessi guardare solo alla passione che trasuda dai microsolchi di questo "Invencible" potrei addirittura arrivare ad affibbiargli il massimo dei voti, ma visti i risultati un'abbondante sufficienza è un voto più che adeguato.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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