Copertina 8

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2020
Durata:44 min.
Etichetta:Steamhammer/SPV

Tracklist

  1. ONCE UPON A TIME
  2. BECAUSE THE REASON IS YOU
  3. BLOODMOON
  4. BODY LANGUAGE
  5. TWO HORNED CROWN
  6. HAUNTED
  7. REPTILES
  8. I DON’T KNOW WHY
  9. THE PROMISE KEEPER
  10. I SEE IT IN YOUR EYES
  11. A MO(U)RNING
  12. LEAVING

Line up

  • Simon Moskon: vocals, keyboards
  • André Jean Henri Mertens: guitars
  • Marc Andrejkovits: bass
  • Simon Schröder: (guest) drums

Voto medio utenti

Ecco a voi la classica band praticamente sconosciuta in Italia, ma che merita tutta la vostra attenzione: siamo di fronte ad un piccolo miracolo.

I tedeschi Cryptex sono da sempre un trio poco convenzionale: amanti della musica a 360°, nei loro primi due lavori hanno inserito ogni strumento, ogni arrangiamento, ogni suggestione musicale si potesse utilizzare per esprimere la loro visione della musica: un prog rock molto, molto contaminato, ma nel senso più positivo del termine.Arriva il 2020, esce "Once Upon a Time", e i Cryptex, forti di un contratto con la Steamhammer, sono in grado di distribuire più capillarmente quello che, a mio modestissimo parere, è un piccolo gioiello di disco.

Ricordate i The Dear Hunter di cui vi parlai anni addietro? Probabilmente no, ma le coordinate stilistiche sono molto simili: un pianoforte e una voce a guidare un combo che suona prog rock, ma che inserisce al suo interno di tutto: sfuriate metal, dolci voci femminili, oboi, fisarmoniche, doppia cassa a pestare, e poi sussurri, cori di voci bianche, e solos struggenti degni del miglior David Gilmour....

Questo, e molto di più. Ascoltare per credere, in ordine rigorosamente sparso, la poderosa "Reptiles", la dolce ed eterea "I Don't Know why", la splendida title track, o una "Body Language" che sa di Porcupine Tree, una "I see it in your eyes" in punta di pianoforte che sa di Queen, ma potremmo andare avanti a citare influenze in ogni brano: su tutte, direi Beatles, Genesis, Pink Floyd, ma qui c'è una personalità così spiccata, soprattutto nella meravigliosa interpretazione del cantante/tastierista/mastermind Simon Moskon, che davvero vorrei avere un cappello, per potermelo togliere.

Scovare una perla nascosta, ogni tanto, è una soddisfazione incredibile; per cui, mi godo il privilegio di potervi consigliare i Cryptex, una band che non avrà mai il successo planetario che potrebbe meritare, ma è una band che fa Arte in Musica. Bravi da morire.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 mag 2020 alle 09:31

VERY interesting..

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