Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2020
Durata:18 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. WEEKDAY REFUGEE
  2. STAY AWAY
  3. GE ALLT
  4. CITY OF SIN

Line up

  • Viktor Gustafsson: vocals
  • Isak Rosemarin: guitar
  • Valentin Papp: guitar
  • Christoffer Thyrhaug: bass
  • Leo Ekström Sollenmo: drums

Voto medio utenti

Era un po' che aspettavo che i Lethal Steel dessero un seguito al loro ottimo esordio, "Legion of the Night" (2016), ma invece di un nuovo album la formazione svedese si palesa con un EP, sempre realizzato per la High Roller Records.

Nel tempo intercorso i Lethal Steel sono stati a lungo fermi, credo rischiando anche lo scioglimento, dopo l'uscita di entrambi i chitarristi, e solo quando la line-up si è poi ricompattata hanno ripreso la loro crociata a favore del Sacro Heavy Metal.
Quello che non hanno invece perso per strada è il pessimo gusto in fatto di artwork, infatti, quello di "Running from the Dawn" può tranquillamente rivaleggiare, in questo, con quello di "Legion of the Night".

Ma gli svedesi non hanno smarrito nemmeno la loro passione per il più classico Heavy Metal, peccato che qui lo esprimano solo lungo quattro canzoni.
I brani composti in tempi più recenti sono proprio quelli che occupano la prima metà dell'EP: "Weekday Refugee" e la speedy "Stay Away", con le chitarre di Isak Rosemarin e Valentin Papp che si presentano subito ad ottimi livelli, tuttavia è il cantato di Viktor Gustafsson a sembrare più frenato e controllato rispetto al passato. Segue il rifacimento di un loro vecchio pezzo, "Ge Allt", cantato in svedese (come avvenne già in occasione di "Nattsvart"), ma non temete: nessuna svolta Folk, i nostri si lanciano in una corsa Fast & Furious, con le chitarre che rimandano direttamente alla lezione di Gotham City e ai primi Nocturnal Rites. In chiusura, "City of Sin", nata subito dopo l'uscita del primo disco e a mio parere la migliore del lotto, con i Lethal Steel che alzano quel che basta il piede dall'acceleratore a favore di un pizzico di melodia in più.

"Running from the Dawn" convince ma non esalta, tuttavia ha riacceso la fiamma alla forgia dove viene lavorato questo Letale Acciaio, ed è già un gran bel risultato.


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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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