Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:97 min.
Etichetta: Century Media Records

Tracklist

  1. MARCH OF RETRIBUTION
  2. THOUGHTS AND PRAYERS
  3. ERADICATE
  4. PROTECTOR
  5. ÜBERMACHT
  6. MY HEART AND THE OCEAN
  7. EXPATRIATE
  8. WHAT WAR MEANS
  9. TERMINATE THE UNCONCERN
  10. THE ASHES OF MY ENEMIES
  11. CHILDREN OF A LESSER GOD
  12. LA RéSISTANCE
  13. THE SORROWS OF VICTORY
  14. STATELESS
  15. TIRPITZ
  16. TRUTHER
  17. CRITICAL MASS
  18. EAGLES AMONG VULTURES
  19. WEAKNESS LEAVING MY HEART

Line up

  • Marcus Bischoff: vocals
  • Maik Weichert: guitars
  • Alexander Dietz: guitars
  • Eric Bischoff: bass
  • Christian Bass: drums

Voto medio utenti

Gli Heaven Shall Burn sono ormai una band storica, addirittura attivi da quasi circa un quarto di secolo e con un numero di pubblicazioni alle spalle delle quali ormai è difficile tenere il conto.
Dopo un quarto di secolo e una carriera simile si può perdere la testa, nel senso di perdere la misura e il senso delle cose, di non riuscire a comprendere la dimensione dell’opportuno, del congruo e del necessario.
Of Truth & Sacrifice” è un doppio album con annesso documentario in dvd basato su un concept che vorrebbe esprimere di come sia difficile arrivare alla verità, in tempi di fake news, e di come questo obiettivo possa essere raggiunto solo col proprio sacrificio. Nel modico svolgimento di 19 tracce per 97 minuti di musica.
Ora io non vorrei criticare la libertà artistica di una band di decidere come, dove e quando esprimere la propria vena musicale, perché ci sono alcuni capolavori nella storia della musica, come ad esempio “Sentimentale/Jugend” dei Klimt 1918, che non solo sono più lunghi e prolissi, ma dei quali uno ne vorrebbe ancora di più.
Il problema degli Heaven Shall Burn è che ci rifilano la stessa solfa ormai da decenni, con il loro solito melodic death/metalcore ben suonato e ben prodotto quanto vuoi, ma che ormai è venuto talmente a noia che, almeno il sottoscritto, si tirerebbe volentieri una coltellata piuttosto che ascoltarsi 97 minuti di questa musica.
Menomale che hanno almeno il buonsenso di inserire intermezzi che, in definitiva, diventano i punti salienti di questo disco. Ad esempio la lunga “Expatriate”, un pezzo quasi orchestrale, con violini, e tastiere, che crea una bella atmosfera, sebbene di rivolta, mentre “La Resistance” è un pezzo praticamente ebm.
L’esperienza della band si fa sentire nelle composizioni più ordinarie diciamo, come ad esempio in “What War Means”, laddove il suono è denso e l’aggressione sonora è sempre oltre i livelli di guardia, anche se i suoni di batteria sono troppo piatti e rotondi per creare quell’effetto devastante la cui mancanza è il vero difetto di una band e di un suono simili.
Difficile infine dare un giudizio su un siffatto disco. A seconda dei punti di vista potrebbe essere tanto stroncato quanto acclamato come capolavoro definitivo della band.
Mettiamola così, i fan della band troveranno pane per i loro denti e a loro sicuramente consiglio l’acquisto del disco, a tutti gli altri dico di passare oltre. Il voto è puramente indicativo.


Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 mar 2020 alle 10:14

Non conoscevo il gruppo se non di nome e genere, poi dopo il bel (si fa per dire) video di My heart and the scena ho pprovato ascoltare il disco e devo dire che nonostante la lunghezza mi e' piaciuto e lo trovo ben fatto. Per me pollice in su ed un nuovo ottimo disco per quest'anno.

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