Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:46 min.
Etichetta:Silver Lining Music

Tracklist

  1. ARMED TO THE TEETH
  2. THE ATTITUDE
  3. PSYCHO WARD
  4. I AM WARFARE
  5. OUT WITH THE GARBAGE
  6. DRESSED UP FOR EVIL
  7. RIOT
  8. ONE WRONG MOVE
  9. LIP SERVICE
  10. THE END OF THE LIE

Line up

  • Fabio Alessandrini: drums
  • Jeff Waters: guitars, vocals, bass
  • Aaron Keay Homma:guitars
  • Rich Hinks: bass

Voto medio utenti

C’è da dire che la carriera degli Annihilator è ricca di storia e soprattutto leggenda per quanto riguarda l’immaginario heavy metal.
Perché la band dell’axeman canadese e leader Jeff Waters ha nella prima parte della sua carriera pubblicato due gioielli di album come i primi due, ma lungo la carriera la band ha avuto alti e bassi.
Però l’amore per il metallo più intransigente, la voglia di rimettersi in gioco sempre ha fatto si che il nuovo album della formazione thrash metal fosse un grande ritorno.
Già si era avvertito qualcosa col precedente album, ma con questo “Sadistic, Ballistic” i nostri ritornano a scrivere grandi canzoni; basta sentire l’opener “Armed to the teeth” con piglio diretto e “in your face”.
Riffing della scuola thrash metal più verace con ottimi cori e cambi di ritmo, ma soprattutto la voce del buon Jeff caustica e acida come non mai, il solo poi è la ciliegina sulla torta.
Scommetto che con “The attitude” non pochi sbatteranno il testone su e giù fin dalle prime battute.
Il drummer italiano Fabio Alessandrini fa un grande lavoro dinamico, e la sezione ritmica è compatta; le chitarre serrate sparano riffing come proiettili, pure io mi sono lasciato prendere dalla foga a urlare come un disperato il chorus da battaglia.
I am warfare”, è un carro armato thrash metal pronto a colpire senza pietà.
Qui non ci sono urletti, coretti, vocette femminili e stupidi ritornelli pop spacciati per “nuovo” modo d’intendere la musica dura, ma tanto testosterone ignorante e senza compromessi.
Dressed up for evil”, è un brano tellurico; graffiante composizione d’acciaio puro.
Up tempo veloce, batteria basso e chitarre a pieno giro con la voce del nostro velenosa e un chorus che ti si stampa in testa, semplice ma efficace.
La melodia c’è e a bizzeffe nel solo, soprattutto il basso fa sentire la sua voce prima dell’armonizzazione.
Lip service”, è un up tempo dal tiro invidiabilmente heavy: il basso tende le fila con la voce di Waters che è teatrale prima dell’aggressione totale.
Un brano sardonico e schiumante acido ma con un piglio rock and roll, sentitevi certi riff nella parte centrale che richiamano gli anni 80, impossibile non amare certe cose; solo armonizzato da brividi.
Attitudine, coerenza e amore per il proprio mestiere; queste tre qualità sono il fulcro di una persona come questo chitarrista canadese.
Dovrebbe essere d’esempio per tanti presunti profeti moderni del “metallo”; l’heavy metal cari miei profeti, l’è un’altra roba, cambiate mestiere, il cantiere vi aspetta; grandi Annihilator!
Recensione a cura di Matteo Mapelli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 31 gen 2020 alle 23:08

è un piacere rileggervi! (anche se i social si sono divorati negli anni i commenti in calce a recensioni e news)

Inserito il 31 gen 2020 alle 10:33

Il primo disco che ho preso era Carnival Diablos...da lì sono andato indietro ai dischi precedenti...mai avanti!!!

Inserito il 30 gen 2020 alle 09:38

Il trash è altrove, gli Annihilator lo hanno snmarrito da tempo immemore ormai.

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