Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2020
Durata:47 min.
Etichetta:Purity Through Fire

Tracklist

  1. DISTILLED
  2. DAMNATION
  3. HUNTER
  4. TIDES OF BLOOD
  5. WOUNDS OF OLD
  6. REFLECTION
  7. VOID

Line up

  • Anders Eriksson: vocals, guitars, bass
  • Rickard Silversjö: guitars
  • Ljusebring Terrorblaster: drums

Voto medio utenti

Trasformatisi in un gruppo vero e proprio con l'ingresso di Rickard Silversjö e Ljusebring Terrorblaster ad affiancare lo storico leader Anders Eriksson, gli svedesi Vananidr rilasciano il loro terzo album "Damnation" che, come il precedente, vede la luce sotto l'egida della attenta Purity Through Fire, una etichetta capace di garantire, più o meno sempre, ottimo metal estremo.
E questo è il caso dei Vananidr, i quali confermano di essere un gruppo da rispettare perché in grado di rifarsi alla grande tradizione del Nord Europa in fatto di Black Metal pur restando riconoscibili e, di certo, non "fuori tempo".
"Damanation", infatti, è un album crudo, in linea con quello che sempre dovrebbe essere il metallo nero ma, anche, ricco di interessante melodia e di una vena vagamente folk, in realtà meno marcata che in passato, che ne rendono l'ascolto vario ed interessante dall'inizio alla fine anche perchè il gruppo resta ottimo indipendentemente dalle velocità che sceglie di tenere durante l'esecuzione della sua musica.
I sette brani che compongono l'album riescono, tutti assieme, a creare una sorta di unico magma sonoro, oggettivamente pesante, dal carattere bellicoso e dalle poche concessioni a soluzioni orecchiabili, sebbene, come ricordavo più in alto, i Vananidr, intelligentemente, non rinuncino a dipingere irresistibili melodie evocative come accade in autentici gioielli come "Void", "Distilled" o nel singolo "Hunter" (dal sapore Immortal) ed in generale durante tutto il corso di un album spigoloso, ovviamente gelido e fondamentale adatto al clima invernale.
Io credo che il Black Metal, fino a quando troverà interpreti come il terzetto svedese, difficilmente potrà considerarsi morto ed anzi avrà sempre qualcosa di interessante da dire e sarà in grado, come testimonia ferocemente "Damnation", di trasmettere tutta la magnificenza e l'intransigenza di una natura meravigliosa come quella che avvolge il Nord del nostro continente tramutando in note, barbare e poetiche, il suo incantesimo.
Per quanto mi concerne, i Vananidr fanno di nuovo centro.
Ora spero che chi non si accontenta dei soliti nomi, abbia tempo e voglia di scoprire un gruppo di nicchia che ha molto da dire e poco da dedicare alle puttanate.
Supporto incondizionato.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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