Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:75 min.
Etichetta:AOR Heaven

Tracklist

  1. ONE GOOD REASON
  2. GOOD TIME TO BE BAD
  3. THE BLOOD RISES
  4. TASTE OF LOVE
  5. AGAINST THE NIGHT
  6. HARD TO LEAVE HARD TO LOVE
  7. TREACHEROUS EMOTIONS
  8. MORE THAN A MEMORY
  9. LOVE IS WAITING
  10. THROUGH THE FIRE
  11. LITTLE MISS INNOCENT
  12. LOVE STRIKES
  13. RUN RECKLESS
  14. ACROSS THE GREAT DIVIDE
  15. GET WHERE I BELONG
  16. DON’T TURN OUT THE LIGHT (BONUS TRACK)
  17. LOVE IS WAITIN’ (BONUS TRACK - ACOUSTIC)

Line up

  • Carl Dixon: vocals, guitar, organ, piano, percussions
  • Tim Harrington: bass
  • Mark Santer: drums
  • Mike Hall: guitar
  • Howie Bertolo: keyboards
  • Billy Carmassi: drums
  • Dan Leblanc: organ, piano
  • Andy Curran: backing vocals
  • Mark Santer: backing vocals
  • Mike Shotton: backing vocals

Voto medio utenti

Allora, care bambine e cari bambini della Gloria … un attimo di attenzione, per favore … quanti di voi conoscono e apprezzano i Coney Hatch?
Non mi sembra di scorgere tante mani alzate e questo è un vero peccato dacché la band di “Friction” (tornata nel 2013 con il valido “Four”) rappresenta un encomiabile esempio di canuck rock, sulla scia di Triumph, Bryan Adams e April Wine, a cui aggiungere l’ardore degli AC/DC.
Ebbene, mentre meditate sulle vostre eventuali “carenze” musicali e magari vi preparate ad un pronto riscatto, vi consiglio di non trascurare nemmeno il lavoro solista di Carl Dixon, cantante e leader (assieme a Andy Curran) di quella valorosa formazione, prossimo a sfornare un nuovo album in studio (titolo “Unbroken” e ne riparleremo …) per l’AOR Heaven.
Allo scopo di “scaldare” il pubblico la label teutonica propone la ristampa arricchita del debutto in proprio di Mr. Dixon, un’operina preziosa denominata “One” e in origine pubblicata nel periodo più “nero” per certi suoni.
E già, nel 1993 il mondo era ampiamente distratto dal ciclone grunge, ma vi assicuro che il disco meritava fin da subito l’affetto degli appassionati dell’hard melodico, in un programma che si avvaleva anche del pennino di “gente” come Stan Meissner, Brett Walker e Spencer Sercombe (Shark Island).
Riascoltato oggi “One” non perde una stilla della sua primigenia validità, tra viscerali pulsazioni hard (“One good reason”, “The blood rises” e una “Taste of love” non troppo lontana dai Def Leppard), suggestioni vagamente Foreigner / Bad English-esche (“Good time to be bad", "Through the fire”, “Love strikes”), gioiellini di brillante evocazione melodica (“Against the night”, “Treacherous emotions”, “More than a memory”) e celebrazioni di marca Thin Lizzy (“Little miss innocent”).
Una riuscita cover dei Free (“Get where I belong”) e due gradevoli bonus-tracks (compresa la versione acustica della ballata "Love is waiting”), completano settantacinque minuti di musica pieni di chitarre vibranti, voci accattivanti e belle canzoni, capaci di trasmettere senza pause emozioni e calore … insomma tutto ciò che si può chiedere a quel rock n’ roll di cui Carl Dixon è ormai da parecchio tempo un eccellente interprete. Vi state organizzando per il ripasso?
Recensione a cura di Marco Aimasso

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