Copertina 5,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2019
Durata:47 min.
Etichetta:Nuclear Blast Records

Tracklist

  1. OUT OF MY LIFE
  2. NO HALOS IN HELL
  3. BATTLE FROM WITHIN
  4. I AM THE ONE
  5. BYE BYE FOREVER
  6. DREAMS GONE WRONG
  7. LOST IN TIME
  8. KINGS TONIGHT
  9. I HAD YOUR BACK
  10. BLOOD BROTHERS
  11. HIT ME
  12. MAN OF ETERNAL RAIN

Line up

  • Jake E: vocals
  • Jesper Strömblad: guitars
  • Alex Landenburg: drums
  • Euge Valovirta: guitars

Voto medio utenti

Come tutti gli appassionati di death melodico anch'io non posso che voler bene a Jesper Strömblad: tralasciando tutti i suoi demoni personali ha scritto brani immortali con gli In Flames. Avevo perciò ascoltato con curiosità "Letter to Myself", debut album del suo nuovo progetto CyHra, restandone ahimè abbastanza scottato e deluso.
Ma siccome al cuore non si comanda, mettendo a tacere la voce che mi diceva che stavo per cascarci di nuovo, ho chiesto ed ottenuto di poter scrivere due righe sul secondo lavoro della band, "No Halos In Hell".
Il fatto che noi nostalgici vecchiacci di Metal.it avessimo accolto abbastanza freddamente il primo disco (qui la puntuale recensione del venerabile Ermo) ovviamente non ha impedito ai CyHra di pubblicare questo nuovo album entrando nel roster della potente Nuclear Blast.

L'affetto però va messo da parte nel giudicare (o cercare di farlo) obiettivamente pertanto -purtroppo- "No Halos In Hell" non compie quel passo avanti che sarebbe stato necessario per uscire dalla zona grigia del debutto; ne ripercorre le sonorità palesando nuovamente vizi e virtù già evidenziati.
La componente melodica è sempre in primo piano, sia nelle linee vocali che Jake E (comunque bravo!) esibisce che nelle continue parti di tastiera ed addirittura in una ballad ("Lost In Time") in cui il contributo di Mark Mangold (Michael Bolton, Cher) emerge prepotente, nè si può dire che il tocco di Jesper abbia perso la sua riconoscibilità.
Il songwriting, nonostante non brilli per originalità, è comunque dignitoso toccando l'apice nella personale "Battle From Within" in cui il vocalist tratta del suicidio del fratello.
Ancora una volta però le derivazioni pop, i ritmi "ballabili" ed i ritornelli facilotti e piacioni ("Out of My Life", "I am the One" e la bonjoviana "I Had Your Back") la fanno da padrone offrendo la netta impressione di un lavoro, impeccabile formalmente, studiato a tavolino nei minimi dettagli per poter arrivare al maggior numero di persone possibile.

Tirando le somme ciò che resta tra le mani è un disco leggero ed abbastanza anonimo, adatto ad un ascolto distratto durante la rabbia mattutina nel tragitto automobilistico per andare al lavoro, che però evapora rapidamente quando si scava più a fondo alla ricerca di maggior consistenza.
Che dire....ancora una volta il commento migliore è: "Peccato!"

CyHra - "Out of my life"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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