Tribulation - Alive & Dead at Södra Teatern

Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:66 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. DISC 1 (CD) - AKT I
  2. THE LAMENT
  3. NIGHTBOUND
  4. LADY DEATH
  5. SUBTERRANEA
  6. PURGATORIO
  7. CRIES FROM THE UNDERWORLD
  8. LACRIMOSA
  9. THE WORLD
  10. HERE BE DRAGONS
  11. DISC 2 (CD) - AKT II
  12. TROLLENS BRUDMARSCH
  13. MELANCHOLIA
  14. THE MOTHERHOOD OF GOD
  15. RÅNDA
  16. ULTRA SILVAM
  17. GUITAR SOLO
  18. STRANGE GATEWAYS BECKON
  19. STRAINS OF HORROR

Line up

  • Johannes Andersson: vocals, bass
  • Adam Zaars: guitars
  • Jonathan Hultén: guitars
  • Oscar Leander: drums

Voto medio utenti

Ecco un live che avrebbe potuto avere le carte in regola per essere un grande documento dal vivo, ma come quei calciatori che all’ultimo secondo sbagliano il rigore vincente sparando il pallone in tribuna, cicca l’obiettivo.
Ebbene si miei cari Tribulation; era sacrosanto dopo 4 dischi ed un evoluzione nel mezzo che vi ha portato dal death degli esordi ad un gothic metal influenzato dal goth rock degli eighties, celebrarvi degnamente con un live album.

Ma, perché i ma purtroppo ci sono, aver ceduto alla moda purtroppo imperante, troppo, di suonare e registrare per intero dal vivo un album non lo capisco invero, non che l’ultimo Down Below sia un brutto disco.
L’album è un buon esempio di goth metal melanconico e fascinoso, ma non è un capolavoro.
Queste cose lasciatele fare a chi purtroppo ricerca la gloria perduta tirando fuori dalla polvere il successo che fu, oppure a chi ha fatto veramente la storia del metal.

Voi siete un gruppo giovane, la confezione è bella e lussuosa, un doppio digi con dvd incluso del concerto; il brutto è che personalmente non capisco la scelta di riproporre paro paro l’ultimo album, forse perché in patria avete venduto tanto.
Il secondo dischetto è una bella scelta di brani presi dalla vostra discografia, lasciando però il vostro esordio da parte, ecco per me potevate meglio giocarvi le carte, perché tecnicamente il live è valido, suonato molto bene e ben prodotto, solo che manca qualcosa di fondamentale.
Un vero peccato, il disco merita la sufficienza perché i brani sono ben fatti e composti, mi ha lasciato l’amaro in bocca che abbiate seguito la moda imperante.

Recensione a cura di Matteo Mapelli

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