Slayer - The Repentless Killogy

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2019
Durata:123 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. DELUSIONS OF SAVIOUR
  2. REPENTLESS
  3. THE ANTICHRIST
  4. DISCIPLE
  5. POSTMORTEM
  6. HATE WORLDWIDE
  7. WAR ENSEMBLE
  8. WHEN THE STILLNESS COMES
  9. YOU AGAINST YOU
  10. MANDATORY SUICIDE
  11. HALLOWED POINT
  12. DEAD SKIN MASK
  13. BORN OF FIRE
  14. CAST THE FIRST STONE
  15. BLOODLINE
  16. SEASONS IN THE ABYSS
  17. HELL AWAITS
  18. SOUTH OF HEAVEN
  19. RAINING BLOOD
  20. CHEMICAL WARFARE
  21. ANGEL OF DEATH

Line up

  • Tom Araya: bass, vocals
  • Gary Holt: guitar
  • Kerry King: guitar
  • Paul Bostaph: drums

Voto medio utenti

Le classifiche in campo musicale, si sa, lasciano il tempo che trovano; nondimeno, se mi venisse chiesto d’indicare una ipotetica top five dei live album della storia del metal, faticherei alquanto ad escludere “Decade of Aggression”.
Parliamo, almeno per chi scrive, di una testimonianza indimenticabile quanto ad intensità, efferatezza, stato di forma dei musicisti e capacità di coinvolgimento.

Indimenticabile, certo… ma stringiamo un piccolo patto: fate finta che non esista per qualche giorno.
Laddove ci si approcciasse al nuovo “The Repentless Killogy” -registrato a Los Angeles il cinque agosto 2017- raffrontandolo al predecessore del 1991, infatti, non si potrebbe che storcere il naso. Valutando, invece, il neonato di casa Slayer senza cadere in comparazioni ingiuste (sono passati ventisei anni e mancano all’appello “solo” Hanneman e Lombardo), il giudizio non potrà che migliorare.

Sia chiaro: ben difficilmente vi strapperete i capelli dalla gioia durante l’ascolto.
Nemmeno un fan sfegatato come il sottoscritto, che avrà visto dal vivo i Nostri non meno di quindici volte, può esimersi dall’esprimere qualche perplessità:
- ho trovato la resa sonora piuttosto raffazzonata, afflitta da un impasto sonoro fangoso, chitarre spesso prive di nitidezza e doppia cassa sin troppo scoppiettante;
- la setlist, ricca e soddisfacente nel complesso, indugia tuttavia in modo eccessivo sul (pur buono) ultimo fullRepentless”;
- definirei imprecisa (in alcuni casi nella metrica, in altri nell’intonazione) la resa canora di un Araya senz’altro più in palla nelle esibizioni del 2018 e 2019. Peccato…

Al netto di quanto sopra, gli Slayer rimangono pur sempre gli Slayer, ossia una delle migliori live band che la nostra musica prediletta abbia mai potuto vantare.
Essenziale come sempre, la compagine californiana macina brano su brano senza requie, orpelli o fronzoli di sorta, snocciolando una gragnuola sanguinolenta di schegge sonore impazzite che non potrà lasciare impassibili.
Questo è, prendere o lasciare.

Credo pertanto valga la pena mantenersi nel solco dell’essenzialità anche con la presente recensione: non vorrete mica che mi soffermi su gemme inestimabili del calibro di “Mandatory Suicide”, "Raining Blood”, “Seasons in the Abyss” o “War Ensemble”, vero?
In attesa del blu ray (che dovrebbe giungere nelle mie bramose mani a stretto giro) il doppio cd / vinile “The Repentless Killogy” rappresenta un lascito sì imperfetto, ma comunque più che apprezzabile… sempre che si riveli effettivamente un lascito -ormai credo più a dio che non agli annunci di scioglimento delle band metal, e ho detto tutto-.

Chi vivrà vedrà.
In ogni caso, cari Slayer, avete contribuito a rendere migliore la mia esistenza, e per questo vi porgo i miei più sentiti ringraziamenti.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.