Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:39 min.
Etichetta:Time to Kill Records

Tracklist

  1. COLLAPSING THEORY
  2. EMBRACE THE FURY
  3. SEVERAL INJURIES
  4. THE AWAKENING
  5. BLACK OCEAN
  6. COLD DECEPTION
  7. FEEL THE END
  8. OLD ANGEL MIDNIGHT
  9. BLIND ADDICTION
  10. BEFORE THE FLOOD
  11. SILENT SPRING

Line up

  • Riccardo Zito: bass
  • Pierluigi Carocci: guitars
  • Julia Elenoir: vocals
  • Andrea De Carolis: drums

Voto medio utenti

Quaranta secondi di delicato arpeggio dell'opener "Embrace the Fury" (se escludiamo la brevissima intro "Collapsing Theory") seguito da un tapping melodico potrebbero trarre in inganno l'incauto ascoltatore di "Dark Mother", secondo album della band romana 5rand che in realtà subito dopo mostra una natura a dir poco aggressiva, seppure stemperata in diversi modi e forme: il death metal dei nostri è di taglio decisamente moderno, lontano anni luce da quella corrente svedese che ha fatto scuola negli ultimi due decenni, e lo si capisce subito dal sound delle chitarre, oltremodo ribassate e grasse, che conferiscono tutt'altra ambientazione al sound dei 5rand rispetto ai grandi maestri del genere: produzione ottenuta peraltro da Marco Mastrobuono, già al lavoro con band affermate come Fleshgod Apocalypse e Hour of Penance ai Kick Recording Studio e Bloom Recording Studios e poi masterizzata dal famoso Jens Bogren ai Fascination Street Studios.

D'altra parte abbiamo la voce di Julia che con i suoi differenti registri permette un notevole eclettismo dato che si passa senza alcuna incertezza da un growl piuttosto convincente alle clean vocals ancor più riuscite e su questa alternanza il resto della formazione plasma e modella dieci brani tutti convincenti, quando più quando meno, in cui la band cerca di mettere sempre del suo non limitandosi ad imparare la lezioncina altrove e riproporla "para para" sul proprio album.

A fronte di questo inaspettato ma gradito carisma, un punto forte su cui vorrei soffermarmi è il timbro pulito di Julia che, a differenza di quasi tutte le sue colleghe, è molto "maschile" e ben si confa' allo stile ed alle composizioni dei 5rand; accanto a questo, sono da lodare gli assoli sempre taglienti ed efficaci ad opera di Pierluigi Carocci nonchè la terremotante sezione ritmica dell'accoppiata Zito/De Carolis che se ci fosse stato un Rhys Fulber in cabina di regia i nostri avrebbero assomigliato molto ai Fear Factory di "Obsolete", come ci dimostra l'incipit di un brano come "Blind Addiction".

In generale proprio i Fear Factory, assai più che i vari Dark Tranquillity, vecchi In Flames e blablabla, sono maggiormente da accostare ai mio avviso ai 5rand a livello di ritmiche e sound, insieme ai Testament più recenti era "Dark Roots of Earth" e gli sconosciuti tedeschi Deadlock, tranne ovviamente quando i nostri spostano il tiro sul lato melodico della loro proposta, quando i sempreverdi echi maideniani emergono dagli assoli o dalle armonie scelte dai nostri; quelle atmosfere ed ambientazioni claustrofobiche care al quartetto di Los Angeles esce prepotente qua e la', come possiamo ascoltare all'inizio di "Old Angel Midnight" che pare uscito dalla soundtrack del film Resident Evil.

Qualche brano più ordinario e banale come "Before the Flood" e si arriva alla conclusione con "Silent Spring", pezzo arrangiato da Francesco Ferrini ovvero il tastierista dei Fleshgod Apocalypse, in cui ritroviamo le medesime sensazioni che ci erano scaturite da dentro durante il passaggio di "Old Angel Midnight" ed in cui apprezziamo, ancora una volta, i vocalizzi gravi e cupi di Julia Elenoir quando decide di abbandonare il growl: che sia proprio questa la strada migliore per i 5rand? Forse sì, ma a nostro avviso senza esagerare e snaturarsi eccessivamente, tenendo unicamente gli adattamenti apocalittico-depressivi (meraviglioso il finale draconiano, in tutti i sensi), a meno di non caricare eccessivamente un disco oltre una o due scelte del genere.

"Dark Mother" è in ogni caso un lavoro molto cresciuto rispetto al proprio predecessore che dimostra una maturazione indubbia e promette molto per il futuro.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.