Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:42 min.
Etichetta:Metal Heaven
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. TELL THE TRUTH
  2. NOBODY'S HERO
  3. SILENCE SPEAKS
  4. EMPTY INSIDE
  5. FEAR (IT'S OVER NOW)
  6. DON'T BE AFRAID
  7. FALLING DOWN
  8. AFTER THE STORM
  9. WALK WITH ME
  10. YOU

Line up

  • Erik "Ez" Blomkvist: vocals
  • Patrik Jansson: bass
  • Gustav Köllerström: guitars
  • Andreas Brobjer: drums
  • Kristofer von Wachenfeldt: keyboards

Voto medio utenti

Power prog assai melodico, leggermente pomposo e con qualche minima ma significante contaminazione "adulta", per gli svedesi Platitude, un gruppo che a dispetto di un'età anagrafica media piuttosto bassa è già giunto al terzo episodio della propria parabola discografica.
Ascoltando "Silence speaks", è impossibile non ritrovare, nel suo sound, rimandi ai primi grandiosi Dream Theater, con qualcosa mutuato da Shadow Gallery, Pain of Salvation ed Evergrey, immersi nelle caratteristiche tipiche della scuola "di genere" scandinava, ma devo dire di essere stato in ogni modo piacevolmente impressionato dal suo effetto complessivo: persuasivo quanto basta, tecnico senza narcisismi, sufficientemente potente, senza dimenticarsi dell'indispensabile feeling.
Non è dunque il caso di "gridare" al capolavoro, però non relegherei nemmeno i cinque protagonisti dell'opera al ruolo di ennesimi e asettici plagiari (e si sa quanti ce ne siano un po' in tutti i settori), in virtù di una significativa capacità compositiva, che nonostante tutto, riesce molto spesso a rendere i brani godibili e coinvolgenti.
Come accade a molte formazioni del nord Europa, la perizia esecutiva dei nostri non è mai computabile sotto all'eccellenza e personalmente mi piace parecchio anche la voce di Erik Blomkvist (sulle tracce di Lande e LaBrie), che anche senza essere (per adesso?) un prodigioso fenomeno delle corde vocali, offre una prestazione di tutto rispetto, interpretando con valide doti di versatilità ed espressività, le varie situazioni musicali create dai suoi compagni d'avventura.
"Tell the truth" è veramente un ottimo modo per aprire il disco; le tastiere danno profondità e "alleggeriscono" l'andamento ritmico e la fisicità delle chitarre, capaci di ricamare ed aggredire mentre la melodia vocale attrae e contagia.
Piuttosto apprezzabile anche la successiva "Nobody's hero", con le sue atmosfere più rarefatte e un ottimo cantato, forse la parte in accelerazione suona eccessivamente già "sentita", ma il risultato finale lascia davvero "un buon sapore".
Gusto gradevole che ritroviamo anche in "Silence speaks", dotata di un discreto appeal "commerciale", in "Empty inside", sempre in bilico tra approccio progressivo e irruenza power, nelle leggiadre aperture di "Falling down" e nelle trame di derivazione hard-rock di "Walk with me".
La deliziosa "After the storm" e le intense ascensioni canore di "You", incrementano il senso di piacere al "palato", laddove più "lineari" e consuete, senza peraltro risultare affatto sgradite, appaiono l'oscura "Fear (it's over now)" e l'impetuosa "Don't be afraid".
I Platitude continuano il loro percorso creativo che lentamente (i segnali sono già abbastanza confortanti) li saprà allontanare in modo sempre maggiormente sostanzioso dai propri inconfutabili maestri, dai quali dimostrano di aver fin da ora imparato una delle lezioni più importanti: saper scrivere delle belle canzoni evitando la tentazione di ostentare in maniera "onanistica" le proprie brillanti capacità strumentali.
Per accrescere e consolidare il discorso "personalità", ci vorrà ancora un po' di tempo e per il momento, senza pensarci troppo, non ci resta che goderci questo buon album, il quale, grazie al lavoro del noto Tommy Hansen in fase di produzione (un autentico aficionado della band), possiede anche un'efficientissima resa sonora.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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