Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:51 min.
Etichetta:Trisol
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. PANIC AREA
  2. CORONER'S SUN
  3. BEAUTY AS A SIN
  4. ILLEGAL APOLOGY OF CRIME
  5. KACZYNSKI CODE
  6. CIA HAUNTED HEADQUARTERS
  7. NO ONE REMAINED
  8. KOMA MENSCHEN
  9. CITIZEN UNA
  10. THE DAY OF THE FLOWERS

Line up

  • Elena Alice Fossi: vocals, keyboards
  • Angelo Bergamini: keyboards, vocals

Voto medio utenti

Kirlian Camera è un nome che trasmette sensazioni di dolcezza, ma che contiene al suo interno una carica opprimente di intensa oscurità. O, almeno, così era fino alla pubblicazione di questo "Coroner's Sun", che riprende in qualche modo il discorso iniziato con il precedente "Invisible Front", accentuando le delicate aperture luminose che ormai fanno parte in pianta stabile della musica del talentuoso duo. Quanta responsabilità sia da attribuire al progetto parallelo Siderartica non possiamo stabilirlo con sicurezza... ma in un certo senso l'influenza di questa esperienza si fa sentire più volte durante l'ascolto. In particolare all'inizio dell'album, dove la splendida title-track e la successiva "Beauty As A Sin" regalano autentici sprazzi di gioia quando la magnifica voce di Elena Alice Fossi abbraccia il rilassato tappeto elettronico disegnato dalle tastiere della band. Sono momenti davvero di grande intensità, dove le emozioni si creano spontaneamente a partire dal disegno onirico che i Kirlian Camera hanno voluto mettere in atto. Manca forse la tensione che si creava in passato in capolavori come l'epocale "Eclipse I", visto che questi sono pezzi che rendono l'ascolto volutamente leggero. Si riprende a ragionare in questo senso con "Illegal Apology Of Crime" sorretta da un industriale riff di chitarra e da ritmiche marziali che ci portano su territori decisamente diversi. Il cantanto stralunato di Elena, in bilico tra gorgheggi orientaleggianti e un'interpretazione più rabbiosa, è ormai l'aspetto numero uno nella caratterizzazione delle canzoni, e quando manca - come nella successiva "Kaczynski Code" - la differenza si sente. Non importa che questo sia un pezzo al limite dell'EBM da pista da ballo, quasi completamente fuori tema rispetto al resto dell'album. Si segnala come al solito il grande lavoro di ricerca di Angelo Bergamini, impegnato a cercare suoni allo stesso tempo originali e calzanti, senza mai dimenticare di curare alla perfezione gli arrangiamenti. Forse "Coroner's Sun" è un album che farà felice più chi, come me, conosce poco dei Kirlian Camera, rispetto ai fan storici che saranno sicuramente delusi dalla vena più 'positiva' della band italiana.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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