Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:37 min.
Etichetta:Wolfspell Records

Tracklist

  1. VALOTON
  2. TUHKANA TUULESSA
  3. TULEN KAMMIO
  4. KALMANKANTAJA
  5. JUMALATON

Line up

  • Grim666: all instruments
  • Tyrant: vocals

Voto medio utenti

Per una band che rischiava di essere semplicemente catalogata nel filone dei “gruppi logorroici” deve essere stata una vera agonia aspettare ben due anni per pubblicare un nuovo album, ma da quando il mastermind Grim ha deciso di trasformare Kalmankantaja in un vero e proprio gruppo, con tanto di live shows, la storia della band è nettamente cambiata in meglio … Ciò non vuol dire che prima non li apprezzassi o che avessero inciso solo delle porcherie, anzi, la loro discografia è senz’altro ricca di ottimi album (lo spettacolare “Viimeinen Virsi” su tutti) ma da qualche anno a questa parte sembrano essere molto più concentrati e meglio indirizzati su quello che devono e vogliono fare … E’ bene dunque dirlo subito, “Kaski” è un vero trattato di epic – melancholic and freezing Finnish black metal, una sublimazione totale di tutta la migliore storia della band e del black metal finnico allo stesso tempo. Il miglior complimento che si può fare a un disco è quello di suonarlo a ripetizione e “Kaski” una volta messo nel vostro lettore si impadronirà della scena senza neanche che ve ne accorgiate creando una forte dipendenza e una naturale ripetizione in loop che vi sazierà e ingolosirà allo stesso tempo ad ogni ascolto . La qualità migliore dei cinque pezzi è certamente la loro eterogeneità, la capacità di distinguersi tra di loro nonché il saper far proprio l’ascoltatore con melodie, atmosfere e riffs che si susseguono come una cascata di diamanti … Un pezzo come “Tuhkana Tuulessa” è incredibile per potenza, varietà stilistica e soprattutto epicità, lo screaming di Tyrant ti entra nell’anima e ti trascina di fronte a spettacolari paesaggi mozzafiato come solo la terra dei mille laghi sa regalare. Un brano emozionante, carico di feeling e intriso di una classe cristallina che fa il paio con lo splendida opener “Valoton” anch’essa costruita su uno splendido riff, tagliente e affilatissimo, che ci proietta subito in una tempesta di neve mentre soli e raminghi cerchiamo di uscirne vivi … “Tulen Kammio” è un pezzo più semplice e d’impatto, ma anche in questo caso la capacità di creare dei momenti più riflessivi ma non per questo meno ricchi di feeling, rendono il brano più vario e coinvolgente, facendoci apprezzare ancor di più le sfuriate improvvise che ci travolgeranno all’improvviso … L’autocelebrativo “Kalmamkantja” è il brano che ci voleva a questo punto dell’album, che, con le sue peculiarità melodiche ed atmosferiche, ci lancia verso la conclusiva “Jumalaton” una canzone che chiude il cerchio magico di “Kaski” e che proietta i Kalmankantaja nell’olimpo del black finlandese … non è mai troppo tardi per l’eccellenza e quando viene raggiunta dopo un lento ma continuo miglioramento e cambiamento , testimonia ancor di più la bravura, l'applicazione e lo splendore di una band … Mille laghi per mille emozioni !

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