Sarò breve: questo EP è una cosa indegna, fa schifo e pure puzza.
01 intro dozzinale, finto-epica fatta al PC
02 una canzone che vuole essere metal e fiera ma è povera di idee come poche e priva di qualsiasi momento anche solo vagamente interessante
03 ballata con intro rubata paro paro da
Howard Shore e LOTR.
04 pezzo abominevole "cantato" in maniera raccapricciante da
DeMaio che ti lascia un'espressione come di: "ma davvero?"
Maestri della pochezza.
Ora, io non so se questo sia un pesce d'aprile di dubbio gusto ma, nel caso, citando l'amico Beppe: "il pesce puzza".
Questa uscita è una presa in giro totale e dimostra che gli ex-Kings of Metal abbiano abdicato da un pezzo e questo è quel poco (nulla) che rimane della loro gloria.
Dopo aver chiarito le cose, vi spiego meglio.
I
Manowar (o quel che rimane di loro) sono infatti partiti con il loro tour d'addio e per tenere "caldi" i propri fan hanno ben pensato fi fare uscire qualcosa di "succulento": una serie di EP inediti, di cui
"The Final Battle I " è, appunto, il primo.
Louis Marullo ha ancora una gran voce (con dei limiti, certo) ma il resto della brigata dimostra l'incapacità di scrivere una canzone , anche banale, che riesca minimamente a funzionare.
La dignità è persa. Il glorioso ritiro dalle scene è stato compromesso (oltre che da questa pubblicazione aberrante) dall'infelice scelta di partire per il tour d'addio con mezza formazione presa da una tribute-band (poi parzialmente corretta con l'inserimento di
Anders Johansson dietro le pelli) in grado di regalare un coinvolgimento pari a quello che si prova guardando un frigorifero vuoto.
Li ho amati fino a Kings of Metal, supportati fino a Warriors of the World ma farmi prendere in giro e pagargli la pensione, anche no.
Un EP che non vale la plastica su cui è stampato.
I nemmici del vero medol ce li abbiamo in casa e sono proprio loro, gli ex-Kings of Metal.
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