Diamo uno sguardo, come loro stessi consigliano, a questo "Take a Look", debutto sulla lunga distanza per i livornesi - o giù di lì - Yearnin', terzetto dedito ad garage rock di matrice bluesy, sporco, diretto e spoglio, lo-fi tutta la vita, ma non per questo privo di valore ed interesse.

Registrato in presa diretta nei Blotch Recording Studios in quel di Cecina da Mr Bison di Street Fighter, alias Matteo Barsacchi, "Take a Look" si propone di mostrare e spettacolarizzare la sofferenza della band, dandola in pasto a noi pubblico guardone tramite il buco della serratura, come novelli Alvaro Vitali che sbavavano oltre la porta mentre una Fenech o una Bouchet si levavano calze e reggiseni vari.

Ora, non per sminuire il profondo dell'animo e le sofferenze degli Yearnin', chiudendo gli occhi mentre sono qui affondato nella poltrona e di fronte allo stereo (non mi avrete mai, sostenitori di spotify, casse bluetooth o ridicoli smartphone), non riesco ad immaginarmi dolore o angoscia nella musica di "Take a Look", ma solo una calda e confortevole cantina, una sorta di taverna, in cui i nostri si esibiscono ed io tra un bicchiere di vino ed un sigaro cubano (e manco fumo) applaudo alla band ed al loro centratissimo tentativo di restituire quella sensazione di "diretta", di essere lì con loro, posso sentire l'umidità di questo locale, i muri sporchi, il pavimento un po' appiccicoso, mi gira un po' la testa, sarà quel troppo vino a cena ed adesso il rum sta dando il colpo finale.

La serata è andata bene, senza pensieri, senza preoccupazioni, torno a casa barcollante con un sorriso ebete sul viso pensando "che bella vita...un giorno finirà, ma intanto me la godo..".

Sarà questa la malinconia, la mestizia a cui facevano riferimento gli Yearnin'? Chissà, intanto se la musica è emozione loro hanno colpito nel segno, facendomi volare la mente ed il cuore oltre la barriera cerebrale della razionalità.