Copertina 9

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2006
Durata:32 min.
Etichetta:Earache
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. A POEM ABOUT AN OLD PRISON MAN
  2. DAY 69
  3. REVELATION OF EXISTENCE (THE TRIP)
  4. POST(?)ORGANIC
  5. VISUAL DELUSION
  6. FLASH-B(L)ACK
  7. INVISIBLE CONTROL

Line up

  • Covan: vocals
  • Vogg: guitars
  • Martin: bass
  • Vitek: drums

Voto medio utenti

I Decapitated ci avevano già avvisato. Il precedente ed ottimo album “The Negation” si chiudeva con una canzone dal titolo e dal sound significativi. Infatti “The Empty Throne” mostrava una decisa quanto valida sterzata verso il sound cibernetico dei Meshuggah. Eravamo nel 2004, precisamente a Febbraio.
Esattamente due anni dopo quei semi hanno dato buoni, ottimi, oserei dire eccellenti frutti e ci piace pensare che la band polacca abbia riempito quel trono vuoto, il trono del Death Metal.
Sostituito lo sfortunato singer Sauron con il nuovo Covan, già negli ottimi Atrophia Red Sun, nel 2006 i Decapitated massimizzano le esperienze accumulate nei precedenti lavori, assemblando un sound che, a quelli come me che impazziscono per queste cose, farà certamente venire l’acquolina in bocca.
La band è riuscita ad implementare sul tecnicissimo e brutalissimo Death Metal di “The Negation”, figlio marcio e putrido di scuola Morbid Angel, un sound cibernetico e ossessivo degno dei migliori Meshuggah, con in più l’apporto di Covan che nel cantato è simile a Mike Di Salvo, col risultato che qui vengono omaggiate anche le gesta dei Cryptopsy di “And Then You’ll Beg”.
Poi ce la solita mostruosa prova di Vitek dietro le pelli, mentre la chitarra di Vogg disegna fraseggi algidi e quadrati, innestati in strutture dalla spaventosa ferocia. I sette pezzi sonno una goduria totale e pur mostrando qualche piccolo difettuccio qua e la, per via delle inevitabili incertezze di quando si imbocca una nuova strada, “Horganic Hallucinosis” è un disco a tratti strepitoso, con canzoni come “POST(?)ORGANIC”, “Visual Delusion” e “Flash-B(l)ack”.
C’è poco altro da dire se non che i Decapitated rappresentano sicuramente il lato più sperimentale, brutale e valido del Death Metal, e questo disco vi schiaccerà la testa come una pressa idraulica. Non c’è che dire, il trono è loro. Hail And Kill!!!
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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