Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:40 min.
Etichetta:Kristallblut Records

Tracklist

  1. ALPHA
  2. TENEBRAE
  3. ITER RESURRECTIONIS
  4. INFANS LUNAE ET LACTENS ASTRAE
  5. ATER TEMPLUM AURUM
  6. FETUS IN ALTARI SERPENTIS
  7. EX CAVERNA INTRO SOLARIS
  8. ANGELUS EXTERMINATUS
  9. GLORIAM MYSTICUM MARTYRIUM
  10. OMEGA

Line up

  • Lykos : bass
  • Gumba : drums
  • Sephiroth: guitars
  • Namtaru: vocals

Voto medio utenti

I Lunatic Affliction sono una band rediviva che dopo aver chiuso la prima parte della propria carriera (2001-2007) senza pubblicare niente, sono tornati belli in forma e nel giro di 3 anni hanno pubblicato prima il buonissimo debut full lenght “Im Bannkreis Der Götter” e ora il suo degno successore “Secreta Obscura Mysterium”. Ad onor del vero devo ammettere di essere rimasto un pochettino deluso da questa seconda uscita, infatti il debut album mi aveva fatto talmente ben sperare che avevo ordinato questa seconda release con ampio anticipo, sperando di assicurarmi un’opera capace di mantenere fede alle ottime premesse del suo predecessore e magari di andare anche oltre … Dopo ripetuti ascolti e una certa delusione iniziale devo ammettere che “Secreta Obscura Mysterium” è comunque un album discreto, quasi buono quanto il debut, non fosse altro perché la formula non è cambiata molto e la necessità espressiva, la freschezza e l’ingenuità che spesso caratterizzano gli esordi, sono un po’ venuti meno, per lasciare spazio ad una maggiore consapevolezza dei propri mezzi nonché una ricerca più approfondita delle “giuste” melodie, senza per questo mai andare a discapito dell’aggressione, che rimane comunque un punto di forza importante verso il quale il gruppo tedesco si rivolge spesso per strappare un’ampia sufficienza quando le cose non stanno andando poi troppo bene a livello compositivo ( “l’opener “Tenebrae” e la seguente “Iter Resurrectionis” sono molto esplicative di quello che intendo …) . Una maggiore matrice death è entrata a far parte del tessuto sonora della band (“Infans Lunae Et Lactens Astrae”) e la presenza discreta ma “evidente” dei primi Unanimated (in “Ater Templum Aurum” ad esempio), se da un lato aumenta chiaramente il livello di “deja vu” , dall’altro non può che “far piacere” ai più attempati, in virtù anche di un’ottima esecuzione e di una vera partecipazione emotiva ai pezzi. Brani come “Fetus In Altari Serpentis” e “Ex Caverna Intro Solaris” posti a metà della tracklist, accrescono in modo esponenziale il valore dell’album grazie ad un perfetto bilanciamento tra melodia, aggressione, breack “classici” e ripartenze furiose, in una commistione ispirata e letale di tutta la scuola estrema svedese, che vede andare a braccetto i padri putativi Dissection, con i mai troppo lodati Sacramentum del capolavoro “Far Away From The Sun” (album immortale marchiato a fuoco nella storia del metal estremo, che ne dica il sommo Graz …). Sono proprio questi due ultimi pezzi citati che fanno accrescere ancor di più il disappunto nei confronti della band, perché, se fosse stata capace di mantenere questa esagerata qualità, avrebbe certamente iscritto il proprio nome nella top ten 2019 di molti di noi … Continuerò a seguirli speranzoso ma, nonostante la buona qualità media, “Secreta Obscura Mysterium” per me rimane soprattutto un inno a ciò che poteva essere e che alla fine non è stato …

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