Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:25 min.
Etichetta:Lupus Lounge

Tracklist

  1. CONVERSION
  2. RESILIENT
  3. SILVER LANTERNS
  4. DESERT ILLUMINATION

Line up

  • Blake Judd: vocals, guitars
  • Joel Witte: guitars (rhythm)
  • Martin van Valkenstijn: bass, effects, vocals (backing)
  • Job Phenex Bos: keyboards, effects

Voto medio utenti

A quattro anni di distanza da quello che sarebbe dovuto essere il loro ultimo lavoro, i Nachtmystium, uno dei più interessanti progetti di Black Metal "evoluto" mai comparsi sulla scena, tornano a sorpresa con un nuovo EP di quattro brani che viene licenziato dalla Lupus Lounge, sotto etichetta della Prophecy Records.
Blake Judd, messo da parte il carcere, ripulitosi dalla droga (sembra), chiesto scusa ai fan per le tante truffe perpetuate via internet sul materiale della sua band, allontanato dalla Century Media per il suo discutibile comportamento, torna a fare quello che gli riesce meglio: scrivere grande musica.
"Resilient" (titolo certamente non scelto a caso...), pur essendo solo un breve EP, infatti, è una gemma assolutamente splendente che ci riconsegna i Nachtmystium, oggi con l'ennesima nuova line up, al massimo della forma ed in grado di scrivere splendidi pezzi in bilico tra black atmosferico, psichedelia, rock e melodie malate secondo quella particolare miscela che tutti gli amanti del gruppo americano hanno imparato a conoscere con i capolavori del passato.
I Nachtmystium, nonostante tutti i problemi del loro leader, si confermano un gruppo unico ed assolutamente diverso, un gruppo che traccia la propria strada e non ne segue alcuna, un gruppo, in sostanza, che ha davvero qualcosa da dire in un panorama musicale che, almeno nel settore "main stream", risulta essere sempre più asfittico e plasticoso.
"Resilient" è l'ennesimo, meraviglioso, tassello di una discografia praticamente senza macchia ed è, spero, l'antipasto di quello che il gruppo potrà fare nel futuro a patto che Blake mantenga la lucidità e non si perda per strada.
Nel frattempo noi possiamo goderci questi quattro nuovi brani così estranianti, così melodici (alcune intuizioni sono strepitose), così oscuri, così, come già ricordato, diversi, così epici, così dannatamente "Nachtmystium" e godere del ritorno di uno degli artisti certamente più controversi e geniali degli ultimi quindici anni.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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