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Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2018
Durata:54 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. CLANDESTINE STARS
  2. EMERGENT EVOLUTION
  3. DILUVIUM
  4. MORTIFICATION OF THE VULGAR SUN
  5. ETHEREAL SKIES
  6. CONVERGENCE
  7. EKPYROSIS
  8. THE SEVENTH AEON
  9. THE CONJURATION
  10. AN EPILOGUE TO INFINITY
  11. A LAST FAREWELL (DIGITAL BONUS TRACK)

Line up

  • Steffen Kummerer: vocals, guitars
  • Linus Klausenitzer: bass
  • Sebastian Lanser: drums
  • Rafael Trujillo: guitars

Voto medio utenti

Inserito il 20 gen 2019 alle 17:41

condivido in parte la recensione, le innovazioni ci sono anche se sembra più un ammorbidire/ripiegare, la mia incertezza è, riusciranno a rimanere a galla? la mia paura è che kum abbia un po' monopolizzato la band, che non potrà uscire da certi lidi che, hanno funzionato, ma che un po' anche annoiano, i vocooder, benedica, rientrano ancora bene nelle canzoni, e anzi ritengo sia una buona trovata per gli obscura perchè danno quel non so che di melodic/jazz, però il problema è che sono onnipresenti elo sviluppo di clean vocals in questo album apre un spiraglio. Gli obscura hanno avuto 3 forze di influenza, death metal con i death a comando (ma anche i morbid per quanto si dice) , cynic (un leggero occhiolino ai necrophagist di Epitaph) + tecnica prevalente nella lineup (muenzner ad esempio era molto neoclassico ma anche tecnico) (grossmann sa bene coniugare violenza ed eleganza) (thesseling al basso e non aggiungo altro). E steffen? steffen, che propende di più verso quella death, ma anche cynic, si è preso sulle spalle la croce di tutte altre influenze che non erano ben sviluppati in lui ( o che forse si sono espresse troppo in poco tempo), infatti akroasis è stato un gran album proprio perchè è riuscito a portarsi questa bella croce, con difficoltà, la si percepisce. Ma lì ci sta anche un'altra cosa: il chitarrista che ha silurato stef (in maniera abbastanza indecente, ricordandomi quasi il diverbio rick rozz schuldiner) aveva portato qualcosa di interessante con "Weltseele". Ora, io in quella canzone, che nonostante tutto ascolto poco, ho visto la luce del futuro degli obscura, bruciata, perchè quel chitarrista sembrava quello giusto per dare una svolta veramente più progressive, magari virare più su un prog di stampo opethiano, però con lo stampo obscuriano, tecnico ma non troppo. La cosa bella è che nella nuova pubblicazione sembra aver prevalso un lieve cambiamento in stile opethiano, ma molto leggero, condito delle solite influenze, bello ma che se ripetuto diviene noioso. Anche rimanendo su questi canoni la band funzionerebbe, ma camperebbe solo su Klausenitzer che sembra il più ispirato. Ovviamente non sto dicendo che devono diventare i nuovi Opeth, da speranza Trujillo (la sua scelta sembra quasi un tentativo di affiancarsi un nuovo Muenzer ). Lo stile degli obscura in questa pubbicazione sembra un largo remission riscritto dal futuro con nuove idee relative e solite trovate migliorate e spalmate lungo tutto il disco. La più grande sopresa sarebbe un nuovo album alla omnivium (come partecipazione compositiva), Kum, fai parlare di più Lanser, gli obscura devono la loro fama anche grazie a delle composizioni di batteria grandiose (il fantasma di Grossmann) Farneticazioni? forse si, forse no,

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