Copertina 7

Info

Anno di uscita:2005
Durata:31 min.
Etichetta:Octonerecords

Tracklist

  1. I' SO SICK
  2. FULLY ALIVE
  3. PERFECT
  4. CASSIE
  5. SORROW
  6. I'M SORRY
  7. ALL AROUND ME
  8. BREATHE TODAY
  9. THERE FOR YOU
  10. SO I THOUGHT

Line up

  • Lacey Mosley: vocals
  • Sameer Bhattacharya: guitars
  • Jared Hartmann: guitars
  • James Culpepper: drums
  • Pat Seals: bass

Voto medio utenti

Metto su questo cd e penso subito ad una reincarnazione di quella che fu una meravigliosa band chiamata Human Waste Project, capitanati da Aimee Echo i quali nel lontano 1997 rilasciarono quel gioiellino alternative dal nome e-lux, invece no, questi Flyleaf sono una nuova band proveniente dal Texas che ci propone un buon mix di alternative, grunge e melodie pop sognanti grazie alla bella interpretazione della pur carina cantante Lacey Mosley, un mix vocale tra la già citata Aimee nelle parti più urlate e 'tritate' mentre ha una somiglianza quasi imbarazzante nel cantato melodico con la più nota ( purtroppo aggiungo io) Avril Lavigne, sì, proprio la pop singer da classifica, ma è bene ricordare prima che fermiate qui la vostra lettura, che la band in questione tratta un genere sicuramente non patinato allo sfinimento come la diabetica interpretazione della Lavigne, il tutto si regge invece su una solida base rock tipicamente americana, da classifica si, ma che sovente ama trippare con suoni duri e rocciosi, assecondati da una produzione che non appiattisce la sezione ritmica in favore della voce anzi, sovente i pezzi amano accelerare. Una band dunque che ama attingere a piene mani dal grosso calderone rock americano quali Nickelback, Puddle of Mudd, Foo Fighters e i sempre presenti Nirvana. Dopo una serie di brani rock giustamente robusti mi aspettavo la ballad elettrica che accontenta un pò tutti i palati ed infatti eccola arrivare con la track 'all around me', brano che se supportato dalla giusta spinta pubblicitaria di un bel video girato a bordo di una macchina americana decapottata mentre la nostra Lacey canta la sua frustrazione al cielo plumbeo potremmo avere un bel hit da prime dieci posizioni in classifica alternative. Il bis arriva con una incantevole 'so i thought' che rilassa gli animi e attraverso la chitarra con delay ci guida attraverso uno degli episodi più intimi dell'album riuscendo ad emozionare, in alcuni passaggi (il mio potrà sembrare un azzardo) la voce della bella cantante mi ha ricordato addirittura Cyndi Lauper. La band ci tiene comunque a comunicare un messaggio positivo tramite la loro musica e decidono di farlo con una grinta heavy che meglio si associa alla loro determinazione, quindi nei 10 brani presenti su questo debutto si affrontano temi come l'abuso, le famiglie spaccate, la disperazione, le dipendenze , ma tutto con uno spirito rivolto alla positività e al non arrendersi mai alle avveristà della vita. La band ha inoltre suonato in lungo e largo per gli Stati Uniti a supporto di band come Staind, Trust Company, Cold , Taproot, POD, Breaking Benjamin e 3 Doors Down. L'album è stato prodotto dal noto Howard Benson (POD, My Chemical Romance, Papa Roach tra gli altri) a conferma che si punta parecchio su di loro. Una band dunque da ascoltare in auto, a tutto volume, con il finestrino giù e il vento tra i capelli, con al fianco una bella ragazza a dimenticare per qualche istante i problemi di tutti i giorni esorcizzandoli attraverso la grinta di una band che non pretende di inventare nulla di nuovo ma che convince l'ascoltatore.
Recensione a cura di Dragula

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