Northern - Desolate Ways to Ultima Thule

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2018
Durata:71 min.
Etichetta:Moribund Records

Tracklist

  1. REYN TIL RUNA
  2. FALL INTO WINTER
  3. A WOLF’S ANGLE (ABRAXAS TRANCE)
  4. ALASKAN ICE
  5. WODEN’S REVENGE
  6. SPELL OF DESTRUCTION (BURZUM COVER)
  7. LIVE FREE OR DIE
  8. EXALTATION FROM THE GRAVE
  9. FALL INTO WINTER (NEOFOLK VERSION)

Line up

  • Paul Heathen: all instruments

Voto medio utenti

Storia curiosa quella degli statunitensi Northern: nati nel 2002 nel New Hampshire con il nome Cold Northern Vengeance, dopo svariati split e demo pubblicano due dischi "Domination and Servitude" e "Maelstrom" che non suscitano particolare interesse nè tantomeno fanno gridare al miracolo.
Il flavour che si respira nei 2 album è quello già sentito innumerevoli volte: una miscela di black metal a forti tinte folk unite a vocalizzi spesso in clean al fine di dare maggior pathos alle composizioni. Nulla di nuovo sotto il sole, anzi la luna...ma insomma ci siamo capiti.

Poi dal 2016 tutto cambia: Paul Heathen (praticamente il deus-ex-machina della band) annuncia che il nuovo nome del gruppo sarà semplicemente Northern e nel 2018 grazie alla Moribund Records pubblica il disco di cui ci stiamo occupando: "Desolate Ways to Ultima Thule".
Dopo una prima occhiata all'artwork ("rivedibile" per usare un eufemismo) ed il passaggio nel lettore dell'opener "Reyn Til Runa" tutto porta a pensare che -cambio nome o no- la zuppa sia sempre quella.
Eh no, invece no.
A partire dalla lunga "Fall into winter" tutto viene stravolto e diviene chiaro che i Northern hanno focalizzato le proprie energie per ricreare un mood oscuro e pagano utilizzando le formule delle black metal bands dei primi anni '90 eliminando quasi del tutto gli elementi folk caratterizzanti i primi lavori del gruppo.

Questo suono grezzo e gelido richiama immediatamente i brividi che si potevano avvertire durante i primi ascolti di gruppi seminali quali Mayhem, Burzum o Darkthrone e non a caso nelle melodie oscure e brutali di "A Wolf's Angle (Abraxas Trance)" risuonano gli echi malvagi di "De Mysteriis Dom Sathanas".
Azzeccati anche l'approccio epic black del brano "Woden's Revenge" ed i cambi ritmici opprimenti e claustrofobici presenti in "Exaltation from the Grave"; un frutto avvelenato poi la loro personale versione del classico di Burzum "Spell of Destruction".

Nel suono dei Northern non si trovano quasi più tracce dei Cold Northern Vengeance, quasi che con il cambio di nome la band si sia liberata delle catene che le impedivano di spiccare il volo in un cielo ovviamente nero come la pece.
La fiamma nera arde in loro, facendone degni guerrieri al servizio delle ombre.

Northern - "Desolate ways to Ultima Thule"(full album)

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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